REGGIO CALABRIA I ritardi nella realizzazione dei nuovi ospedali calabresi. È il tema centrale della seduta della commssione speciale di Vigilanza che si è tenuta a Palazzo Campanella. In particolare, i membri dell’organo di controllo del consiglio regionale hanno ascoltato i rappresentati delle aziende sanitarie di Cosenza, Reggio e Vibo per conoscere le iniziative intraprese per procedere alla costruzione rispettivamente dell’ospedale della Sibaritide, della Piana di Gioia Tauro e del Vibonese a seguito dell’inchiesta della magistratura che ha coivolto la Tecnis, la società che si è aggiudicata i lavori di realizzazione delle strutture sanitarie. «Nel corso dell’adunanza – si legge in una nota – i consiglieri regionali hanno posto numerosi quesiti all’ingegner Domenico Pallaria, capo del dipartimento Lavori Pubblici della giunta regionale sulle procedure finora seguite e sulle iniziative da intraprendere per realizzare le opere programmate».
Ma sempre durante la seduta della commissione, e in particolare, nel corso dell’audizione di Angela Caligiuri, è emerso lo stato di insicurezza di alcuni padiglioni dell’ospedale vibonese – precisamente quello ospitante Ortopedia – legato a problemi di dissesto geologico.
Inoltre si legge nella nota, sono stati «ascoltati il dottor Raffaele Mauro, dell’Asp di Cosenza, e l’architetto Alfredo Mittica in rappresentanza della commissione governativa che attualmente amministra l’Asp di Reggio Calabria».
«Successivamente, la Commissione – aggiunge la nota – ha ascoltato il commissario straordinario del Corap, dottor Giulio Oliverio, l’organismo dentro cui sono destinate a confluire le attività dei Consorzi industriali delle cinque province calabresi, che era coadiuvato dai direttori generali dei singoli enti».
Hanno partecipato alla seduta, oltre il presidente Ennio Morrone, i consiglieri Battaglia, Guccione, Cannizzaro, Pasqua, Giudiceandrea, con il coordinamento del segretario generale del consiglio regionale, dottor Maurizio Priolo.
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