Scura: «Rete ospedaliera? Il confronto c'è stato»

CATANZARO Le critiche, durissime, sono arrivate fin dalla tarda serata di giovedì. Oliverio per primo, poi i consiglieri regionali che gli stanno più vicini, hanno preso di mira la struttura commissariale che governa la sanità calabrese. Colpevole, a loro dire, di non aver concordato con la guida politica della Regione l’atto che dà l’impronta definitiva alla rete ospedaliera. Poche ore dopo arriva la replica, incredula, di Massimo Scura, commissario al Piano di rientro. «Non capisco, sinceramente», dice. «Il decreto sulla nuova rete ospedaliera – aggiunge – è in gestazione da agosto. Abbiamo sempre avuto dirigenti del dipartimento regionale che hanno lavorato con noi e nel dipartimento. Non capisco come mai il governatore non fosse al corrente di quanto stava facendo il suo dipartimento». La logica del commissario è stringente: se i dirigenti che fanno capo a Oliverio hanno lavorato assieme a noi nei mesi scorsi senza informare la presidenza della giunta, si tratta di una mancanza di comunicazione tra loro, rispetto alla quale la struttura commissariale non c’entra nulla. Come al solito, Scura non si tira indietro rispetto alle polemiche che gli piovono addosso. Oliverio, da parte sua, ha offerto una versione dei fatti totalmente diversa: «È molto grave che si approvi l’adeguamento della rete ospedaliera regionale agli standard del Piano Sanitario Nazionale 2014-2016 senza alcun confronto con la Regione», ha spiegato giovedì. Secondo il commissario Scura quel confronto c’è stato.