“Strada del mare”, Gdf negli uffici della Provincia di Vibo

VIBO VALENTIA Si sono presentati questa mattina negli uffici della Provincia gli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza di Vibo che, in queste ore, stanno dando esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni che riguarda un imprenditore e alcuni funzionari ed ex dirigenti dell’ente intermedio. L’acquisizione di documenti nella sede della Provincia e il sequestro di beni si inquadrano nell’indagine aperta da tempo dalla Procura guidata da Mario Spagnuolo sui lavori relativi alla cosiddetta “strada del mare”, l’arteria provinciale (ex statale 522) che si snoda lungo il litorale tirrenico e che avrebbe dovuto collegare Pizzo a Rosarno. L’inchiesta, di cui è titolare il pm Michele Sirgiovanni, riguarda presunte irregolarità nella gestione dell’appalto, aggiudicato all’epoca all’impresa “Restuccia” i cui titolari, al pari di alcuni funzionari ed ex dirigenti della Provincia, in queste ore sono raggiunti da un sequestro di beni per equivalente. Il sequestro, per un ammontare complessivo di oltre 5 milioni di euro, in particolare riguarda: l’imprenditore Vincenzo Restuccia e il dirigente tecnico dell’impresa Antonino Scidà; Giacomo Consoli e Francesco Teti (ex dirigente ed ex funzionario della Provincia di Vibo); Antonio Francolino (funzionario dell’ente, responsabile del settore viabilità).

Sergio Pelaia
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