AMANTEA Azzerata la condanna a 4 anni di reclusione all’ex consigliere regionale Franco La Rupa. È la decisione della Suprema Corte che accogliendo il ricorso dell’avvocato Gregorio Barba che difende l’esponente politico, già sindaco di Amantea, ha annullato la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro rinviandola a una nuova sezione della stessa sede giudiziaria.
La Rupa era stato condannato nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Omnia” che a luglio del 2007 disarticolò la cosca Forastefano di Cassano allo Jonio.
Secondo l’accusa, l’ex primo cittadino di Amantea avrebbe pagato una somma per ottenere il consenso elettorale dagli uomini del clan jonico. Era stato proprio uno dei Forestefano che, pentitosi, avrebbe puntato l’indice contro La Rupa raccontando agli inquirenti della Dda di Catanzaro come il politico avrebbe consegnato 30mila degli 80mila pattuiti per ottenere l’appoggio della ‘ndrina nel corso della campagna elettorale che lo avrebbe poi eletto consigliere regionale nelle fila dell’Udeur. Inoltre, sempre secondo le rivelazioni dell’uomo, La Rupa avrebbe promesso anche di aiutare – attraverso l’assegnazioni di finanziamenti – alcune aziende legate alla cosca.
Tutte accuse che ora dovranno passare nuovamente al vaglio dei giudici di Catanzaro dopo la decisione della Suprema Corte di annullare la precedente sentenza di condanna.
x
x