CATANZARO Lo stanziamento di 11,8 milioni di euro concessi dal Consiglio dei ministri – l’intero fabbisogno economico quantificato – che nei giorni scorsi ha dichiarato lo stato di emergenza per gli eventi meteorologici avversi che dal 30 ottobre al 2 novembre scorsi hanno colpito le province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, ed in particolare il comprensorio della Locride che ha provocato danni ingenti con la distruzione e l’interruzione della ferrovia ionica e della statale 106, «è la prova della condivisione e dell’apprezzamento del dipartimento di Protezione civile nazionale del lavoro di ricognizione e valutazione tecnica svolto». Lo afferma, rende noto un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale, il responsabile dell’Uoa Protezione civile regionale Carlo Tansi.
«È bene precisare, anche per evitare ingiustificate aspettative alimentate in passato da scriteriate interpretazioni dei dispositivi commissariali – prosegue – che i fondi stanziati per il superamento dell’emergenza sono esclusivamente finalizzati alla copertura di: interventi realizzati dagli enti locali nella fase di prima emergenza rivolti a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare l’indispensabile assistenza e ricovero delle popolazioni colpite dai predetti eventi calamitosi; attività poste in essere, anche in termini di somma urgenza, inerenti alla messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi calamitosi; interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a cose».
«Tenendo ben presenti tali stringenti condizioni – è scritto nella nota – nella fase immediatamente successiva agli eventi alluvionali, la Protezione civile regionale ha avviato una dettagliata e minuziosa attività di ricognizione tecnica, in collaborazione con l’Autorità di bacino regionale, i centri di competenza Camilab-Unical e Cnr Irpi, nonché con tutti gli enti locali coinvolti. I severi eventi alluvionali della Locride, paragonabili per intensità alle grandi alluvioni che hanno interessato la provincia di Reggio Calabria negli anni 1951 e 1953, e che, purtroppo, provocarono decine di morti e dispersi, hanno rappresentato un duro banco di prova per il quale oggi possiamo dire di essere riusciti a dare risposte adeguate. A testimonianza di quanto affermato rileviamo le attestazioni di apprezzamento e stima di numerosi sindaci del comprensorio della Locride. Al riguardo – comunica il dipartimento della Protezione civile regionale – si è svolta a Staiti, lo scorso 29 febbraio, la cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza alle istituzioni ed alle persone che hanno supportato l’amministrazione durante i drammatici eventi alluvionali del 29-30 ottobre e 1-2 novembre 2015. In tale circostanza il sindaco ha voluto evidenziare in modo particolare il prezioso ruolo svolto dalla Protezione civile regionale e di tutti i suoi tecnici ed operatori che durante l’emergenza hanno affiancato e supportato la struttura comunale prestando soccorso alla popolazione e facendo tutto quanto possibile per fronteggiare la calamità in atto. Consapevoli di aver fatto esclusivamente il nostro dovere, non possiamo che essere particolarmente compiaciuti di tali manifestazioni di consenso che ci confortano e ci danno la misura della valenza del nuovo modello organizzativo della Protezione civile regionale che, tra mille difficoltà e non poche resistenze, stiamo cercando di proporre. Una Protezione civile snella ed efficiente, con tecnici ed operatori qualificati in grado di attivarsi prontamente in caso di emergenza e fornire tutto il supporto necessario agli Enti locali coinvolti».
«A riprova di cio’ – ha aggiunto Tansi – riteniamo opportuno, inoltre, informare che, in un incontro ufficiale tenutosi a Roma lo scorso 17 febbraio, abbiamo illustrato al capo dipartimento nazionale Fabrizio Curcio, il processo di profonda riorganizzazione della Protezione civile regionale avviato, ricevendo dallo stesso pieno apprezzamento e la garanzia di un sostanziale supporto. I risultati raggiunti, di cui diamo conto nella presente nota, ci stimolano a perseguire con ancora piu’ forza gli ambiziosi obiettivi che ci siamo dati e, al tempo stesso, ci convincono della necessita’ improcrastinabile di continuare l’azione di riordino amministrativo e trasparenza già avviata da Ernesto Forte, dirigente del settore protezione Civile regionale fino al diciotto novembre scorso, e che oggi inizia a dare frutti tangibili».
x
x