CATANZARO Nuove proteste da parte dei Vigili del Fuoco legati alla sigla sindacale Usb. Questa volta, dopo il blocco dei traghetti a Villa San Giovanni, i Vigili hanno manifestato davanti alle prefetture di Catanzaro e Reggio Calabria. «L’Usb è scesa in piazza – scrive Giancarlo Silipo del coordinamento regionale – in primo luogo perché affrontiamo giornalmente un grande tabù in riferimento alla problematica dei soccorsi, messi in attesa a causa della corposa carenza di organico, in quanto noi Vigili del Fuoco ci ritroviamo a operare con pochi uomini e squadre ridotte per colpa del Riordino del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, approvato e voluto dall’attuale governo e soprattutto dai “sindacati firmaioli” di Cgil, Cisl, Uil, Confasl e Conapo; in secondo luogo per rivendicare la stabilizzazione di tutto il personale precario, dopo che questo governo gli ha dato il ben servito con il licenziamento». «Inoltre – continua Silipo – evidenziamo che nelle giornate di micro-calamità i nostri/vostri, uomini e i nostri mezzi sono “transumati” da una regione all’altra – vi sono raddoppi dei turni del personale operativo con carichi di lavoro insopportabili, in quanto sono stati licenziati e mandati a casa tutti i lavoratori precari (che fino ad oggi sono stati la forza di tutto il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, poiché utilizzati a garantire e coprire la grande carenza di organico su tutto il territorio). I nostri distaccamenti e le nostre caserme sono ormai vuote e il personale permanente non si può permettere neanche di prendersi i giorni di recupero o ferie come da legge vigente, perché devono garantire il soccorso alla cittadinanza e questo governo continua a non badare ad una categoria altamente usurata, negando il recupero psico-fisico degli stessi lavoratori. L’Italia è l’unico Stato membro dell’Unione europea che non si attiene agli standard europei, dove è previsto un vigile del fuoco ogni mille abitanti e 60mila vigili su tutto il territorio nazionale. Infatti il rapporto attuale e soprattutto reale che abbiamo in Italia è un vigile del fuoco ogni 15mila abitanti. Nella stessa mattinata la delegazione Usb è stata ricevuta con una certa urgenza dai prefetti delle province in questione, per esporre lo status di degrado e di abbandono che vive il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, segnalando tempestivamente il problema alla presidenza del Consiglio dei ministri, alla sede nazionale del Pd e allo stesso ministero dell’Interno. Noi continueremo comunque a dare risalto a questa gravissima situazione, poiché manifestare contro chi non ascolta le richieste del popolo non è mai abbastanza».
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