ROMA Il commissario per la sanità Massimo Scura e il suo vice Andrea Urbani devono essere mandati via dalla Calabria. L’aut aut alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin è contenuto in un’interrogazione parlamentare urgente presentata martedì sera in Senato. La prima firmataria del testo è la calabrese del Pd Doris Lo Moro ma l’iniziativa è stata sottoscritta, da diversi rappresentanti di peso della minoranza dem tra cui Gotor e Migliavacca, oltre che da Paolo Naccarato, rappresentante calabrese a Palazzo Madama iscritto al gruppo Gal. Insomma, si va allo scontro frontale dopo le parole di fuoco pronunciate da Mario Oliverio per criticare gli ultimi provvedimenti assunti dalla struttura commissariale. Nel mirino c’è soprattutto il decreto di riordino della rete ospedaliera calabrese. Un provvedimento, che a giudizio di Lo Moro, che conosce bene la materia avendo ricoperto l’incarico di assessore regionale alla Sanità nella giunta Loiero, «contiene macroscopici errori». Nell’interrogazione le “anomalie” vengono messe in fila: 1) si fa riferimento ad un Programma operativo 2016-2018, privo della necessaria validazione ponendolo addirittura a base del provvedimento; 2) si mantengono in alcune aziende ospedaliere strutture complesse doppie ed in altre si abbinano specialità tra di loro incompatibili; 3) si trascurano esigenze di territori di frontiera e zone montane e disagiate, finanche in presenza di provvedimenti giurisdizionali, senza alcuna motivazione e con la certezza di alimentare migrazione passiva di pazienti calabresi e disagio alle popolazioni.
Lo Moro e gli altri interroganti fanno anche riferimento alla posizione assunta dal dipartimento Salute della Regione Calabria, che «non ha sottoscritto il decreto né ha espresso alcun parere di regolarità tecnica», e a quella del governatore Oliverio, che «ha reso pubblico il mancato coinvolgimento degli organi democraticamente eletti».
Alla ministra alfaniana Lorenzin, in buona sostanza, si chiede di intervenire e anche in maniera tranchant: «La Calabria non è la sola regione commissariata, ma è l’unica in cui la struttura commissariale opera in sfregio alle istituzioni democratiche».
Fin qui il dato di cronaca. Il non detto è che l’interrogazione riapre una vecchia ferita all’interno del Pd. Scura è stato infatti nominato su indicazione di Luca Lotti e del responsabile sanità dei dem Federico Gelli. Sulla sanità calabrese, dunque, si gioca una partita nella partita. Oliverio, dopo avere incassato il sostegno parlamentare dei bersaniani, attende di sapere se i big renziani sono al suo fianco in questa lotta per recuperare il pieno controllo di questo strategico settore.
an. ri.
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