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Bancarotta, sei arresti fra Emilia e Calabria

VIBO VALENTIA È in corso, tra Calabria ed Emilia Romagna, un’operazione del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Vibo Valentia che, in esecuzione di un’ordinanza del gip de…

Pubblicato il: 10/03/2016 – 7:19
Bancarotta, sei arresti fra Emilia e Calabria

VIBO VALENTIA È in corso, tra Calabria ed Emilia Romagna, un’operazione del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Vibo Valentia che, in esecuzione di un’ordinanza del gip del tribunale di Vibo Valentia, sta eseguendo sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati per i reati di bancarotta fraudolenta e bancarotta documentale, scaturiti da un’indagine delegata dalla Procura di Vibo Valentia sul fallimento di una società operante nel settore della gestione di strutture turistico-alberghiere sulla costa vibonese. Nello stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro di beni per un importo di oltre 3 milioni di euro a garanzia delle somme dovute all’erario dalla società fallita.
Il gip di Vibo, Anna Rombolà, ha disposto la misura degli arresti domiciliari per: Nicola Comerci (69 anni, residente a Gioia Tauro), Domenico Comerci (39 anni, residente a Bologna); Soccorsa Morogallo (64 anni, residente a Parghelia); Andrea Comerci (34 anni, residente a Bologna); Michele Parrello (64 anni, residente a San Gregorio d’Ippona); Giovanni Romeo (48 anni, residente a Roccaforte del Greco). Il gip ha invece rigettato la misura chiesta dalla Procura per Fabio, Francesco e Antonietta Comerci.
Il giudice, infine, ha disposto il sequestro preventivo dell’intero compendio aziendale della “Insieme srl” e della “Blue paradise srl”, entrambe con sede a Parghelia, e di alcuni fabbricati e terreni di proprietà della famiglia Comerci, per un valore complessivo di 3.146.256 euro.

L’INCHIESTA A seguito del fallimento della Inox Form srl. che, al momento della declaratoria di fallimento, avvenuta il 17 maggio 2013, aveva accumulato debiti con il fisco per oltre 3 milioni di euro, la Procura, in base ad un consolidato protocollo operativo (da tempo in atto in considerazione dell’entità e della gravità del fenomeno dei fallimenti in provincia) ha delegato alle Fiamme Gialle accertamenti finalizzati a rilevare le cause del fallimento. Le indagini dei finanzieri, particolarmente complesse a causa dell’occultamento delle scritture contabili e della necessità di ricostruire, in buona parte, indirettamente le operazioni economiche poste in essere dalla società fallita, hanno evidenziato che le cause del fallimento della Inox Form sarebbero sostanzialmente da ricondurre ai rapporti contrattuali tra la fallita e la società Insieme srl, avente come oggetto di attività la gestione di strutture turistico ricettive. Più in particolare, è emerso che la Inox Form (società intestata ad un soggetto ritenuto dagli inquirenti un prestanome ma nella effettiva disponibilità della famiglia che controlla anche la Insieme srl) nel 2011 e nel 2012, aveva stipulato con la citata società due distinti contratti per effetto dei quali, corrispondendo alla Insieme srl un canone annuo, acquisiva la gestione del villaggio turistico Resort Baia di Tropea (già Blue Paradise). Tali contratti, però, secondo l’ipotesi accusatoria, erano lungi dal rappresentare un affare economico per la Inox Form, che, secondo il disegno degli indagati, era ormai diventata una vera e propria “bad company”, irrimediabilmente destinata al dissesto ed al fallimento. Dopo aver acquisito la “gestione” della struttura turistica la Inox Form, infatti, ha pagato alla Insieme srl un canone annuo come da contratto, si è accollata gli oneri connessi alla gestione ed al personale, non ha provveduto al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti, non ha presentato, per alcune annualità d’imposta, alcuna dichiarazione dei redditi, aggravando sempre di più la propria esposizione debitoria verso il fisco. Il quadro delineatosi a conclusione delle indagini ha indotto il giudice a ritenere, quindi, che il dissesto ed il successivo fallimento della Inox Form S.r.L. siano stati intenzionalmente voluti e programmati dagli indagati, ed in particolare dagli amministratori occulti, al fine di creare un illecito vantaggio di natura economica e fiscale alle altre società riconducibili al gruppo familiare. All’operazione di servizio hanno fornito apporto militari del 2° Gruppo della Guardia di finanza di Bologna nonché la Squadra Cinofili del Gruppo di Lamezia Terme.

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