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E Lotti si defila dalla contesa Scura-Oliverio

CATANZARO La sanità è in cima ai pensieri di tutto il Pd. Così anche durante il forum dei sindaci dem a Catanzaro al cospetto del governatore Mario Oliverio, del segretario regionale del partito Er…

Pubblicato il: 10/03/2016 – 21:59
E Lotti si defila dalla contesa Scura-Oliverio

CATANZARO La sanità è in cima ai pensieri di tutto il Pd. Così anche durante il forum dei sindaci dem a Catanzaro al cospetto del governatore Mario Oliverio, del segretario regionale del partito Ernesto Magorno e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, gli interventi della platea si concentrano soprattutto questo tema, con Scura che finisce ripetutamente sul banco degli imputati per le scelte operate da commissario ad acta per il Piano di rientro.
Ma la posizione di Lotti sull’argomento, ancorché sonoramente applaudita dalla platea, ben poco margine di manovra lascia ad una politica che rivendica il proprio ruolo sebbene il commissariamento, per definizione, glielo avochi: «Scura – ha detto Lotti – deve rispondere innanzitutto ai cittadini calabresi, non a Lotti o a Gelli (responsabile nazionale sanità del Pd, ndr), tantomeno a Magorno. E deve avere un’interlocuzione, da commissario, con il governatore Oliverio. Questo significa che deve ascoltare, secondo me, il territorio e poi prendere comunque le sue decisioni. Di queste decisioni deve poi risponderne al ministro perché è il ministro che nomina il commissario. Per quanto mi riguarda, così come farò su altri temi con altri colleghi di governo, anche per la sanità riporterò al ministro Lorenzin le sollecitazioni che raccolgo dal territorio».
Insomma, se Oliverio cercava una sponda romana per la spallata a Scura, di certo non l’ha trovata in Lotti che si è quindi defilato dalla contesa, un po’ come aveva fatto Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del Pd, qualche giorno fa.
Sul voto amministrativo a Cosenza, il sottosegretario ha poi ribadito la posizione che da giorni ormai il Pd va ripetendo quasi come un mantra: «Il partito è unito sul nome di Presta. L’accordo con Ncd? Bisogna chiedere a loro: com’è noto, condividiamo con loro un’esperienza al governo nazionale, ma ci sono territori in cui ci si è accordati e altri no. Aspettiamo e vediamo cosa decideranno».
Quanto ai temi di interesse nazionale, Lotti ha anche chiarito la sua personale posizione sul referendum del prossimo 17 aprile, quando i cittadini saranno chiamati a decidere se abrogare o meno la norma con cui si consente la ricerca e lo sfruttamento di idrocarburi sul suolo e nel mare italiano fino all’esaurimento dei giacimenti. La Regione Calabria è una delle nove regioni italiane ad aver chiesto il referendum e la posizione della giunta regionale è pubblicamente orientata verso il “Sì” al quesito. Diametralmente opposto il pensiero di Lotti: «La mia personale posizione è che questo quesito secondo me non è concreto e quindi personalmente non andrò a votare, non ritenendolo un quesito giusto che toglie posti di lavoro e non aggiunge niente».
Nel corso della conferenza stampa indetta al termine del forum dei sindaci (alla cui guida è stata eletta la prima cittadina di Decollatura, Anna Maria Cardamone), infine, il Pd ha ufficializzato il passaggio tra le fila dei democratici alla Camera dei Deputati dell’ormai ex grillino Sebastiano Barbanti. «Da quando siedo in Parlamento ho avuto modo di capire come il Pd sia l’unico interlocutore che si preoccupa del fare, ecco perché negli ultimi mesi ho maturato la decisione di aderirvi», ha spiegato, senza tralasciare una nota polemica all’indirizzo dei suoi ex colleghi del Movimento: «Gli attacchi alla mia persona? Me li aspettavo perché lì si agisce da movimento squadrista qual è in realtà».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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