COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha affidato l’incarico al perito Nicola Zengaro per le trascrizioni delle intercettazioni relative al processo contro i presunti affiliati alla cosca cosentina Rango-Zingari, che dominava il territorio soprattutto attraverso lo spaccio di droga e le estorsioni. Sul banco degli imputati, che hanno scelto il rito ordinario, ci sono Franco Bruzzese, Daniele Lamanna, Francesco Vulcano, Antonio Chianello, Alessio Chianello, Stefano Carolei, Gianluca Cinelli, Gianluca Marsico, Sharon Intrieri, Jenny Intrieri, Abbruzzese Anna e Giovanni Fiore.
Daniele Lamanna, ristretto in regime di 41 bis, era collegato in videoconferenza. Ha, invece, revocato il collegamento con il collegio giudicante Franco Bruzzese, che da qualche giorno ha deciso di collaborare con la giustizia anche se la notizia è stata resa nota nella giornata di mercoledì. Il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda, ha rigettato alcune eccezioni preliminari avanzate dall’avvocato Maurizio Nucci, difensore di Vulcano.
Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero fatto parte del clan Rango-Zingari al cui vertice ci sarebbe Maurizio Rango. La cosca, nel tempo, avrebbe stretto alleanze con altre due consorterie criminali attive nel Cosentino, la cosca Lanzino-Patitucci e Perna-Cicero-Musacco-Castiglia. L’associazione – sempre secondo l’accusa – avrebbe gestito il racket delle estorsioni imponendo il pizzo anche mediante la violenza.
Il processo è stato aggiornato al prossimo 31 marzo quando saranno ascoltati alcuni testimoni del pm. Oggi dovevano essere sentiti il capo della squadra mobile di Cosenza Giuseppe Zanfini e il comandante del Nucleo operativo dei carabinieri il maggiore Michele Borrelli. Zanfini e Borrelli erano assenti perché impegnati nel servizio di sicurezza per l’arrivo a Cosenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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