Lotti: «L’Italia ce la può fare partendo da Reggio Calabria»

REGGIO CALABRIA «L’Italia ce la può fare, ripartendo anche da Reggio Calabria e da un’opera importante come il Tribunale». Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, giunto nella città in riva allo Stretto questa mattina. Insieme al sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, alla giunta comunale e ai dirigenti del Partito democratico, tra cui Ernesto Magorno, Sebi Romeo e Nicola Irto, Lotti ha compiuto un sopralluogo nel cantiere del nuovo Palazzo di Giustizia. «Una grande opera che deve vedere finalmente la conclusione. Noi come governo – ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio – ci siamo impegnati molto, perché i finanziamenti Cipe per terminare quest’opera sono arrivati. Ci auguriamo che possano iniziare presto i lavori e che anche questa incompiuta si possa portare a termine. Ci hanno raccontato per anni che le opere non venivano completate perché non c’erano i finanziamenti. Il governo, pezzo per pezzo, aiutando le amministrazioni, i Comuni, i sindaci e le Regioni, vuole fare capire – ha aggiunto Lotti – che il Paese ce la può fare».
I lavori, come specificato dal primo cittadino di Reggio, dovrebbero durare 24 mesi. «L’importante – ha affermato Falcomatà – è che questi lavori siano ripresi, che l’amministrazione comunale abbia concluso la transazione con la ditta Bentini, che avrebbe portato, qualora fosse stata chiusa in via giudiziale, ad un esborso di denaro molto più ampio. L’importante – ha spiegato ancora il sindaco – è che i fondi Cipe stanziati dal governo possano essere utilizzati e che questa città possa passare da esempio negativo a esempio da imitare: i lavori ripartono e si realizzano nel cronoprogramma». Per Falcomatà, «la presenza del governo qui non è una presenza volta a tagliare un nastro, ma per testimoniare che l’impegno sulla Calabria e sul Mezzogiorno c’è ed è concreto, penso anche ai “Patti per il Sud”: un’attenzione che non è soltanto formale, ma sostanziale».