COSENZA Carlo Parisi, segretario regionale della Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana) non sarà più sentito nel processo sulla morte di Alessandro Bozzo, il cronista cosentino che si è tolto la vita il 15 marzo del 2013 nella sua casa di Marano Principato. Anche questa mattina Parisi non era presente in aula e per questo la difesa dell’imputato ha rinunciato. Per la morte di Bozzo il suo ex editore, Pietro Citrigno, è accusato di violenza privata. Oggi il Tribunale avrebbe dovuto ascoltare gli ultimi due testimoni della difesa: oltre a Parisi, pure Piero Sansonetti, ex direttore della testata “Calabria Ora” in cui lavorava Bozzo. Sansonetti ha inviato una giustificazione, su Parisi non è giunta alla difesa l’avvenuta notifica della citazione. A questo punto i legali di Citrigno (gli avvocati Salvatore Staiano e Raffaele Brescia) hanno deciso di rinunciare a sentire Parisi, che avrebbe dovuto riferire sulle trattative sindacali nel periodo di crisi del giornale. Nella prossima udienza, fissata per il 12 maggio, si proverà ad ascoltare Sansonetti e la difesa valuterà – a questo punto – se fare l’esame dell’imputato, che era previsto anche per oggi. Sempre nella prossima udienza il giudice Francesca De Vuono scioglierà la riserva sulla consulenza patrimoniale avanzata dalle difese e poi chiuderà la fase dibattimentale. Già fissata per il prossimo 27 maggio la nuova udienza nella quale il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara procederà con la sua requisitoria e non è escluso che si possa concludere con la sentenza.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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