MENDICINO Un’emozione che si può toccare, respirare. È quella che avvolge l’aria fredda di Mendicino, quando ieri sera nella piazzola antistante il nuovo Teatro Comunale un cospicuo numero di abitanti attende l’arrivo delle istituzioni a inaugurare l’edificio. Un piccolo sogno si realizza, finalmente, dopo tre anni di lavori e cambi di giunta intercorsi dall’uscita del bando per la ristrutturazione di teatri voluto dall’ex assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri. Il progetto, finanziato con fondi Por Calabria 2007-2013, è il quinto portato a compimento in ordine di tempo dopo il rifacimento dei teatri di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Lamezia Terme e il primo ad essere condotto ex novo su di un edificio preesistente, quello che prima era un istituto scolastico e che oggi ospita, al secondo piano, anche uno Sprar.
Per Mario Massaro, direttore artistico della compagnia cosentina “Porta Cenere”, che ha condotto il restauro e alla quale è affidata la gestione della struttura, si tratta di una conquista, di un sospiro di sollievo tratto al termine di tanta fatica. Anche l’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente Francesco Gervasi si è dichiarato soddisfatto del buon esito delle pratiche amministrative, rivolte in particolare verso una politica più “green” e maggiormente orientata ad investire in cultura, «unico modo per emancipare il territorio e gettare i semi del progresso».
Ma ad esprimere soddisfazione su tutti è stato senz’altro il sindaco Antonio Palermo: «Per un giorno Mendicino è il capoluogo calabrese della cultura, qui oggi si realizza un piccolo miracolo, quello di una Calabria che si rialza in piedi» – ha dichiarato entusiasta. Ed ha aggiunto: «Questa vuole essere la casa di tutti gli artisti locali, il tempio civile della cultura, dove poter sviluppare i talenti della nostra terra».
Presente alla cerimonia d’inaugurazione anche il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, al quale è toccato il compito di conferire al comune di Mendicino il titolo onorifico di “città” per i suoi meriti culturali. Infine, il presidente della Regione Mario Oliverio, congratulandosi con l’amministrazione comunale per il risultato raggiunto, è intervenuto per ribadire il ruolo cruciale della cultura per la ripartenza economica della Calabria, e per annunciare, in quest’ottica, una prossima legge volta a regolamentare il teatro ed aiutare tramite finanziamenti le compagnie locali, in particolare quelle piccole.
Dopo il taglio del nastro, gli attori di “Porta Cenere” hanno voluto omaggiare i presenti di un recital musicale, con la performance di un’arpista e di una flautista ad accrescere ancor più la magia del momento. La compagnia, che ha alle spalle un’esperienza decennale principalmente nell’ambito della prosa, della lirica e del teatro per ragazzi, ha annunciato di avere in programma una mini-rassegna – per la quale si vedranno senz’altro necessari ulteriori investimenti – comprensiva di sue produzioni. La comunità mendicinese ha accolto con gioia questa importante novità, motivo di orgoglio per i suoi abitanti, ma anche e soprattutto per l’intera regione: un luogo in cui far parlare i cuori, i “cuori umani” di cui parlava Hugo, un luogo non elitario, un luogo di tutti.
Chiara Fazio
redazione@corrierecal.it
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