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Calabria Verde, i dubbi sulla nomina di Gallo

CATANZARO Tra le cause ipotizzate per le dimissioni di Nello Gallo, commissario straordinario di Calabria Verde, c’è (anche) l’impossibilità di poter gestire un ente già complicato da una posizione…

Pubblicato il: 13/03/2016 – 8:32
Calabria Verde, i dubbi sulla nomina di Gallo

CATANZARO Tra le cause ipotizzate per le dimissioni di Nello Gallo, commissario straordinario di Calabria Verde, c’è (anche) l’impossibilità di poter gestire un ente già complicato da una posizione “instabile” e temporanea come quella di commissario straordinario. Sarebbe stata meglio una nomina piena, a direttore generale. E, per quello che emerge dalle leggi regionali, probabilmente sarebbe stata dovuta. È quello che sembrano suggerire le norme.

L’ADDIO DI FURGIUELE Per legare la legge che istituisce Calabria Verde all’attualità bisogna tornare indietro di qualche mese. Precisamente al 23 dicembre 2015, giorno in cui Paolo Furgiuele, allora direttore dell’agenzia, si dimette. È questo lo snodo che incide sulle future nomine, perché la legge prevede la possibilità di commissariamento in casi tassativi tra i quali non elenca le dimissioni (ma, ad esempio l’apertura di un procedimento penale per un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza). A dicembre, Furgiuele era, assieme a Calabria Verde, al centro di una tempesta mediatica ma non era ancora neppure indagato (lo è dal 4 marzo 2016).

IL VICE DEL DG Altra norma: «In caso di vacanza dell’ufficio, ovvero nei casi di assenza o di impedimento del direttore generale, le relative funzioni sono svolte dal direttore amministrativo. Se l’assenza o l’impedimento si protrae oltre sei mesi, si procede alla sua sostituzione». Il fatto è che il direttore amministrativo di Calabria Verde non è mai stato nominato; c’è soltanto una delibera di Furgiuele che indica nel dirigente Antonio Errigo il suo sostituto in caso di assenza. Era lui il sostituto naturale del manager dimissionario? Difficile orientarsi tra le pieghe della giustizia amministrativa. Di sicuro, la giunta guidata da Mario Oliverio ha scelto una strada diversa.



LA GIUNTA NOMINA IL COMMISSARIO L’esecutivo, infatti, ha nominato (il 22 gennaio 2016) il tecnico Nello Gallo nonostante le dimissioni non siano una delle cause previste per il commissariamento. Ma la delibera di nomina non è mai stata pubblicata sul Bollettino ufficiale. Il decreto, invece, c’è ma è molto striminzito e, nella parte delle motivazioni, cita la delibera di giunta (non pubblicata) e lo statuto della Regione. Nessuna legge. Soprattutto, non compare la norma che regola la vita di Calabria Verde, perché quella non prevede alcun commissariamento in seguito alle dimissioni del direttore generale. Ma ora che anche Gallo ha gettato la spugna la delibera sarà finalmente pubblicata?

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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