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Mappa della "nuova" A3 renziana

COSENZA «Quando ho annunciato che il 22 dicembre inauguriamo la Salerno-Reggio Calabria mi hanno schiantato una risata in faccia che mi ha un po’ innervosito». Matteo Renzi non ama essere preso in …

Pubblicato il: 13/03/2016 – 10:33
Mappa della "nuova" A3 renziana

COSENZA «Quando ho annunciato che il 22 dicembre inauguriamo la Salerno-Reggio Calabria mi hanno schiantato una risata in faccia che mi ha un po’ innervosito». Matteo Renzi non ama essere preso in giro, che si parli di sui o «si rida dell’Italia». È da quella risata che conviene partire per comprendere quello che è diventato uno dei primi desiderata del premier: “completare” l’A3 entro la fine del 2016. È praticamente certo: Renzi potrà dire che l’incompiuta delle incompiute non è più tale. Ma lo farà pronunciando una mezza verità, mentre gli automobilisti dovranno patire qualche disagio e, soprattutto, non vedranno gli interventi promessi all’inizio del restyling.

INTERVENTI RIDIMENSIONATI Infatti,sugli ultimi 58 chilometri della Salerno­–Reggio Calabria che restano da ammodernare, il governo ha deciso di rinunciare alla corsia di emergenza e agli interventi radicali di rinnovo. Niente demolizioni e realizzazione di un nuovo tracciato: tutte le previsioni sono state ridimensionate. E gli interventi radicali sono stati sostituiti da un piano di manutenzione straordinaria del tracciato esistente, da realizzare gradualmente in cinque anni con cantieri poco invasivi e sempre rimovibili nei periodi di intenso traffico.

I CANTIERI PESANTI Un nuovo approccio, pensato e programmato nei mesi scorsi dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal presidente Anas, Gianni Armani. Approccio funzionale all’annuncio del premier: «La Salerno­–Reggio Calabria sarà completata il 22 dicembre prossimo». 
Per quella data, infatti, si chiuderanno i cantieri sull’ultimo lotto con ammodernamento “pesante”, i 20,5 km del macrolotto 3.2 tra Laino Borgo e Campotenese. Su tutti i restanti 58 chilometri di tracciato non ammodernato si procederà con interventi diffusi da un miliardo di euro di spesa in cinque anni: ri­facimento della pavimentazione e dei guardrail, restauro dei calcestruzzi, risanamento dei viadotti, adeguamento delle gallerie, incremento delle piazzole di sosta (al posto della corsia di emergenza), illuminazione degli svincoli.

I TRATTI DI SERIE B L’elenco dei “pezzi” di A3 che non saranno ricostruiti ma solo migliorati è presto fatto. Si tratta di nodi irrisolti da anni: quelli che riguardano i tre tronchi Morano Calabro–­Firmo (21,5 km, l’ex macrolotto 3.4), Cosenza–­Altilia (26,3 km articolati in origine nei tre macrolotti 4.1, 4.2.1 e 4.2.2) e infine Pizzo Calabro­–S. Onofrio (10,8 km). Anche per questi 58 chilometri si è sempre ragionato nella prospettiva di realizzare impegnativi interventi di demolizione della vecchia autostrada (compresi viadotti) e ricostruzione di nuovi tratti in variante con minori pendenze e raggi di curvatura, ampliando le carreggiate e realizzando le corsie di emergenza. Per questo motivo, i progetti realizzati dall’Anas facevano prevedere una spesa complessiva residua di 3.079 milioni di euro, come indicato nell’Allegato Infrastrutture dell’aprile 2015.

DA TRE A UN MILIARDO La legge di Stabilità 2014 e il decreto Sblocca Italia 2014 avevano finanziato complessivi 795 milioni di euro, per mandare in gara i macrolotti 4.2.2 Stupino–­Altilia (gara bandita a metà 2014 e poi annullata), 4.2.1 Rogliano­–Stupino (381 milioni) e lo svincolo di Laureana di Borrello (38).
Delrio e Armani, dalla primavera 2015, hanno però avviato una profonda riflessione su questi tratti residui. Risultato: si punta su ammodernamenti in sede, riducendo tempi e costi di realizzazione. Il costo complessivo è così sceso radicalmente da tre a un miliardo di euro, grazie alla scelta radicale di accantonare tutte i tratti da realizzare ex novo (a parte una corsia di salita peri mezzi pesanti tra Cosenza e Altilia). Solo interventi diffusi e cantieri mobili. L’annuncio di Matteo Renzi è salvo.

p. p. p.