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Ospedali nel Cosentino: deputati calabresi Pd interrogano il governo

ROMA Porta la firma del deputato e segretario regionale del Partito democratico calabrese Ernesto Magorno (primo firmatario) e dei colleghi Aiello, Battaglia, Bossio, Censore, Covello , Nicode…

Pubblicato il: 13/03/2016 – 16:49
Ospedali nel Cosentino: deputati calabresi Pd interrogano il governo

ROMA Porta la firma del deputato e segretario regionale del Partito democratico calabrese Ernesto Magorno (primo firmatario) e dei colleghi Aiello, Battaglia, Bossio, Censore, Covello , Nicodemo, Stumpo l’interrogazione inoltrata al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro della Salute per chiedere quali iniziative il governo intende assumere per garantire i Livelli essenziali di assistenza per assicurare adeguati presidi ospedalieri nell’area dell’Alto Tirreno cosentino, e nel comune di Praia a Mare. I sindaci dei comuni ricadenti nel Tirreno Cosentino, infatti, con voce unanime, hanno chiesto al governo «la rimozione del commissario Scura, l’immediata esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito la riapertura dell’ospedale di Praia a Mare, la revoca del decreto n. 30 del 3-3-2016, la rivisitazione della rete ospedaliera del Tirreno Cosentino sia pubblica che privata. Gli atti prodotti dalla struttura commissariale della sanità calabrese composta dal commissario ing. Massimo Scura e dal sub commissario Andrea Urbani hanno prodotto fortissime reazioni in tutto il territorio della Regione Calabria, con pronunciamenti di sindaci, amministratori locali, medici ed operatori sanitari, che stanno sfociando in clamorosi atti di protesta».

«Il Consiglio di Stato con sentenza n 2576 del 20 maggio 2014 – emessa in riforma della sentenza del Tar  Calabria – ha annullato il provvedimento commissariale (decreto n. 18/2010) mediante il quale era stata prevista la riconversione del presidio ospedaliero di Praia a Mare, declassificato da struttura ospedaliera – si legge nella premessa dell’interrogazione dei parlamentari democratici calabresi – a Posto di primo intervento, con conseguente cancellazione delle attività di ricovero e chirurgia. A causa dei ritardi nell’attuazione della sentenza, era stato proposto dai Comuni di Praia a Mare e Tortora giudizio di ottemperanza al fine di dare esecuzione alla sentenza del giudice amministrativo e consentire la eventuale riapertura della struttura ospedaliera, previa l’effettuazione delle verifiche istruttorie previste nella sentenza stessa. Con sentenza n. 2968/2015 del Consiglio di Stato, nominava, in caso di perdurante inerzia, un commissario ad acta nella persona del dott. Domenico Di Lallo, al quale sarebbe spettato il compito di dare esecuzione alla sentenza del 2014 . Il 4 dicembre 2015 –  si legge ancora nella interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro della Salute – il dott. Di Lallo, non avendo ricevuta alcuna risposta e la necessaria assistenza istruttoria da parte del Commissario per il piano di rientro del deficit sanitario della Calabria  Massimo Scura nominato dal Consiglio dei ministri il 12 marzo 2015, rassegnava le dimissioni dall’incarico assegnatogli dal Consiglio di Stato; con l’emanazione del decreto n. 30 del 3-3-2016 a firma del Commissario per il piano di rientro del deficit sanitario, avente ad oggetto la riorganizzazione delle reti assistenziali in ambito sanitario riferito alla programmazione ed adeguamento delle dotazioni di posti letto ospedalieri accreditati (pubblici e privati), l’ing. Scura non ha recepito l’indicazione della sentenza del Consiglio di Stato affermando che il pronto soccorso più vicino a Praia a Mare è quello della Casa di cura Tricarico di Belvedere Marittimo (tra l’altro a 35 km di distanza), e contestualmente ridimensiona lo stesso pronto soccorso di Belvedere Marittimo che per oltre il 60% viene sostanzialmente chiuso. Non appare facilmente comprensibile  – si legge ancora – come possa darsi corso alla esecuzione del Consiglio di Stato dal momento che, da una parte si è dato corso ad un processo di riordino della rete ospedaliera con il provvedimento in parte qua annullato, dall’altro non si conoscono gli esiti della rinnovata attività istruttoria e le eventuali misure adottate per garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA)».

Magorno, Aiello, Battaglia, Bossio, Censore, Covello , Nicodemo, Stumpo, quindi, chiedono di sapere quali iniziative il ministero della Salute e la presidenza del Consiglio dei ministri intendono assumere per porre  rimedio «ad una situazione di gravissima conflittualità istituzionale che gli atti della struttura commissariale della sanità calabrese stanno producendo»  e «garantire i Livelli essenziali di assistenza ed, in coerenza con quanto previsto dalle sentenze del Consiglio di Stato, per assicurare adeguati presidi ospedalieri nell’area dell’Alto Tirreno cosentino, e nel comune di Praia a Mare».  

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