CATANZARO Condannare tutti gli imputati. È la richiesta avanzata dal procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto, al termine della requisitoria nel processo con rito abbreviato nei confronti delle 45 persone coinvolte nell’operazione “Gentlemen” che ha colpito il traffico internazionale di stupefacenti gestito dalla criminalità organizzata di Corigliano.
Il magistrato ha sollecitato pene che vanno da un massimo di 27 anni a un minimo di quattro anni di carcere.
Le condanne più pesanti sono state chieste per Filippo Solimando, Nino Ginese e Luigi Abruzzese, che l’accusa indica non solo come «promotori» dell’attività di narcotraffico su scala internazionale, ma anche come figure di vertice del locale degli “zingari”. Si tornerà in aula il prossimo 18 aprile per le arringhe difensive.
L’operazione “Gentlemen” scattò il 16 febbraio del 2015 e portò all’arresto di 33 persone e al sequestro di beni per un totale di 50 milioni di eruo. Il gruppo criminale, secondo le risultanze investigative, si riforniva di marijuana ed eroina nell’Est Europa, soprattutto in Albania, ed aveva contatti con i “narcos” sudamericani per l’importazione di cocaina.
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