CATANZARO «Grazie al Movimento 5 Stelle la Regione Calabria ha sospeso l’erogazione di ogni compenso sino alla formale definizione dell’assetto del segretariato dei commissari per il rientro dal disavanzo sanitario regionale». Lo comunica la deputata M5S Dalila Nesci, che all’assessore al Personale della Regione Calabria, Antonio Viscomi, aveva inviato un’apposita denuncia sull’istituzione del segretariato, con semplici note a opera dei commissari Massimo Scura e Andrea Urbani. Gli uffici regionali avevano quindi corrisposto dei compensi, ma senza gli atti necessari per legge. In proposito, la parlamentare sottolinea: «La sospensione dei pagamenti significa che la Regione Calabria puo’ fermare, se vuole, l’illegalità generale che determina sottosviluppo, degrado e speculazioni. Se c’è credibilità e competenza, pratiche e costumi illegali negli uffici possono essere bloccati a vantaggio dell’intera comunità, che ha bisogno di correttezza e di certezze. L’assessore al Personale della Regione – prosegue la parlamentare 5 stelle – ha proceduto per il rispetto delle regole, il che è un fatto di certo positivo. Il caso in questione conferma che la struttura commissariale agisce con larga discrezionalità, come se amministrasse un bene proprio. Spesso manca un controllo efficace nella dirigenza regionale. Se non ci fosse stato il Movimento 5 stelle, la vecchia burocrazia nella Regione, ancora al suo posto, avrebbe prevalso e perpetuato una situazione del tutto illegittima, con pesanti costi a carico dei calabresi. È singolare – conclude Nesci – che l’eroica Consulta per la sanità del Pd non abbia visto nulla e, ancora una volta, sia stato il Movimento 5 Stelle a segnalare un abuso gigantesco all’interno della struttura commissariale. Adesso, come ha pure precisato l’assessore Viscomi, la definizione del segretariato della struttura commissariale dovrà avvenire nel rispetto dei vincoli legislativi, contrattuali e finanziari, senza aggravio di oneri aggiuntivi sul bilancio regionale».
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