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Lamezia, il caso De Sarro arriva in Consiglio

LAMEZIA TERME L’affaire De Sarro non è più un’indiscrezione giornalistica con risvolti penali: ora è anche un caso politico che potrebbe determinare conseguenze sull’assetto istituzionale di Lamezi…

Pubblicato il: 17/03/2016 – 18:20
Lamezia, il caso De Sarro arriva in Consiglio

LAMEZIA TERME L’affaire De Sarro non è più un’indiscrezione giornalistica con risvolti penali: ora è anche un caso politico che potrebbe determinare conseguenze sull’assetto istituzionale di Lamezia Terme.
Il consiglio comunale della città della Piana, infatti, affronterà a breve la questione attraverso una seduta ad hoc, nella quale verrà analizzata la posizione del giovane presidente dell’assemblea, i cui voti alle ultime elezioni amministrative – secondo la ricostruzione della Procura di Lamezia – sarebbero stati comprati dal padre, Luigi De Sarro.

LA RICHIESTA La richiesta di un Consiglio dedicato, avanzata dal consigliere di opposizione Rosario Piccioni, è stata accettata dal sindaco Paolo Mascaro. Ora resta da stabilire solo la data.
Ma già oggi De Sarro, il candidato più votato lo scorso maggio con oltre 900 preferenze, ha voluto raccontare la sua verità: «È solo una strumentalizzazione, sono del tutto estraneo ai fatti. Mio padre mi ha sempre trasmesso i valori della legalità e non riesco a capire il mio coinvolgimento in una storia come questa. Questa vicenda è assurda, ma ho intenzione di portare avanti il mio lavoro da sempre improntato alla legalità».

LA STORIA La storia relativa alla presunta compravendita di voti è saltata fuori per via incidentale. Due uomini, Claudio Belville e Claudiu Constantin, lo scorso 20 maggio avrebbero dato fuoco all’auto in uso a un altro soggetto, L.G., da loro accusato di non aver diviso in maniera equa il denaro ricevuto da Luigi De Sarro per procacciare voti al figlio. Per la Procura il padre del presidente del Consiglio avrebbe affidato a L.G., dietro il pagamento di mille euro, l’incarico di cercare preferenze per il giovane candidato. Alla “campagna elettorale” avrebbero poi partecipato anche Belville e Constantin. I guai sarebbero cominciati subito dopo, al momento di spartire l’ingaggio. La Procura avrebbe notificato la conclusione indagini sia a De Sarro senior che a Belville e Constantin.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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