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‘Ndrangheta, maxi confisca da 6 milioni di euro

REGGIO CALABRIA. Con il coordinamento della Procura della Repubblica le fiamme gialle del Comando di Reggio Calabria hanno eseguito una confisca, per un valore stimato intorno ai 6 milioni di euro,…

Pubblicato il: 18/03/2016 – 7:59
‘Ndrangheta, maxi confisca da 6 milioni di euro

REGGIO CALABRIA. Con il coordinamento della Procura della Repubblica le fiamme gialle del Comando di Reggio Calabria hanno eseguito una confisca, per un valore stimato intorno ai 6 milioni di euro, nei confronti di un imprenditore del vibonese, Ettore Tassi, classe ’59. Si tratta di due imprese operanti nel settore del confezionamento di abiti da sposa con sede a Vibo Valentia, di rapporti finanziari nonché di innumerevoli beni immobili, tra cui una villa con piscina a Ricadi, sempre nel vibonese. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Reggio, rappresenta l’epilogo di un’articolata e capillare attività investigativa svolta dal Gico di Reggio Calabria, che ha permesso di accertare un’ingiustificata discordanza tra il reddito dichiarato (per diverse annualità pari a zero) e il patrimonio a disposizione, direttamente o indirettamente, dell’imprenditore, contraddistinto da pericolosità sociale poiché riconosciuto appartenente alla cosca di ‘ndrangheta Molè dii Gioia Tauro con radicate ramificazioni operative in diverse regioni italiane. Acquisita e analizzata una copiosa documentazione, ufficiale e non, come contratti di compravendita di beni immobili, di quote societarie, atti notarili, scritture private, necessari a ricostruire ogni singola operazione economica effettuata dall’imprenditore e dal proprio nucleo familiare. Il materiale così acquisito è stato oggetto, quindi, di circonstanziati approfondimenti tesi a ricostruire, con dovizia di particolari, tutte le movimentazioni finanziarie eseguite dall’imprenditore vibonese e dai propri familiari, evidenziando, nell’ultimo trentennio, un arricchimento decisamente anomalo se rapportato alla lecita capacità reddituale dichiarata dai soggetti investigati. Ettore Tassi era stato già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale della Polizia con obbligo di soggiorno per due anni e infine condannato con sentenza passata in giudicato, della Corte di Appello di Reggio Calabria nel 2006, alla pena detentiva di quattro anni e sei di reclusione per associazione a delinquere di tipo mafioso, tentata rapina, furto e detenzione illegale di armi.
L’attività investigativa svolta dal Gico ha, dunque, consentito di confiscare la totalità delle quote sociali e del patrimonio aziendale di due noti atelier di abiti da sposa i quali, sebbene formalmente intestati alle figlie di Tassi, erano nella disponibilità di fatto di quest’ultimo. Gli esercizi commerciali erano stati realizzati dalle figlie dell’imprenditore in rapida successione, tra il 2011 ed il 2012, nonostante l’assenza da parte di entrambe della necessaria capacità finanziaria per far fronte all’avvio di tali iniziative imprenditoriali. Nello specifico, è stato confiscato l’intero patrimonio aziendale della ditta individuale “Le Spose di Chiara” di Chiara Tassi, con sede nel Comune di Vibo Valentia, la totalità delle quote sociali e del patrimonio aziendale compresi conti correnti e mobili registrati di “Le spose di Chiara s.r.l.”, con sede legale nel Comune di Ionadi e unità locale nel Comune di Vibo Valentia, numerosi fabbricati e terreni nel Comune di Ricadi, tra i quali la lussuosa villa in località Fortino Santa Maria, due depositi a risparmio nominativi. di vari immobili, tra cui una villa di pregio, nonché di depositi a risparmio, il tutto per un valore complessivo stimato pari a quasi 6 milioni di euro.

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