REGGIO CALABRIA Da portaborse a supermanager. Ne è passato di tempo da quel 29 ottobre del 2001, quando, in una notte furtiva, il consiglio regionale stabilizzò vita natural durante tutti i collaboratori dei politici eletti. Bastò una legge approvata alla chetichella, la numero 25, per assicurare un futuro di certezze a circa 80 portaborse. Serviva il concorso, ieri come oggi, per entrare nei ranghi del parlamentino calabrese; fu sufficiente quello passato alla storia regionale come – ironia terminologica – il “concorsone”. E i portaborse, da allora, hanno fatto molta strada. Adesso alcuni di loro potrebbero addirittura fare il salto di qualità, diventando alti dirigenti dell’Astronave.
IL BANDO L’occasione per lo scatto di carriera è data dal nuovo bando per il conferimento degli incarichi di “Alta professionalità” emanato dal segretario generale Maurizio Priolo. Un avviso che prevede il conferimento di 18 funzioni che implicano «l’assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato», a cui corrisponde anche un diverso «trattamento economico accessorio», cioè un sostanzioso aumento in busta paga (circa 700 euro). Il bando, di per sé, segna una rivoluzione positiva: per la prima volta gli incarichi di Alta professionalità verranno assegnati – dopo la valutazione dei titoli posseduti e i colloqui orali – esclusivamente a chi possiede una laurea. Prima, paradossalmente, non serviva.
Ma basta scorrere l’elenco dei candidati per rendersi conto che qualcosa non va.
L’ELENCO Gli aspiranti sono in tutto 62. Tra loro figurano almeno 4 ex portaborse immessi in ruolo grazie alle legge 25. Possono ambire a rientrare, seppur temporaneamente (l’incarico dura 18 mesi), nella cerchia dei potenti papaveri di Palazzo Campanella? Forse no.
Il motivo è da ricercare in una ormai vecchia delibera dell’Ufficio di presidenza, datata 25 ottobre 2013. Un atto nel quale si stabiliva di «mantenere invariato» il numero delle cosiddette “posizioni organizzative” presenti in quel momento, pari complessivamente a venti per il personale della struttura burocratica «e tre per il personale della legge regionale 25 del 2001». È l’ultimo provvedimento che si occupa degli incarichi aggiuntivi per gli ex portaborse: dopo non c’è stata nessun’altra rimodulazione, né l’attuale bando si occupa specificamente di loro, che non sono mai stati dipendenti come gli altri e che possono ottenere certe mansioni solo se esplicitamente previste. Eppure, nell’elenco, “quelli del concorsone” sono presenti. Una carriera inarrestabile.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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