COSENZA L’autista la baciava e l’abbracciava mentre la accompagnava a casa. Poi lei si chiudeva nella sua camera e non voleva né mangiare, né parlare con nessuno. Ecco perché una ragazza disabile ha deciso di raccontare tutto ai suoi familiari. E questa mattina lo ha confermato ai giudici del Tribunale di Cosenza dove si sta celebrando il processo a carico di Luigi Russo, accusato di abusi sulla ragazza. La giovane che frequentava un centro di salute mentale di Rende ha descritto uno stato d’animo inquieto che l’avrebbe portata poi – dopo tre giorni di attenzioni particolari subite – a riferire tutto. L’imputato faceva l’autista della cooperativa che si occupava di accompagnare i disabili al centro.
Infatti secondo l’accusa, Luigi Russo (difeso dall’avvocato Mariarosaria Sanna), in tre occasioni durante il tragitto avrebbe baciato e abbracciato la ragazza contro la sua volontà. Gli episodi contestati risalgono all’aprile del 2014. Al pm Giuseppe Cava la giovane ha raccontato sia dei continui tentativi dell’autista di baciarla e abbracciarla e poi di come questi atteggiamenti le hanno causato un forte disagio interiore. Questa mattina, il collegio ha ascoltato oltre alla ragazza (la vittima e i suoi genitori sono rappresentati dall’avvocato Francesco Tenuta), anche un maresciallo dei carabinieri che ha riferito degli accertamenti eseguiti dopo la denuncia presentata dalla vittima. Il processo è stato aggiornato al prossimo 5 maggio.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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