CATANZARO «Non fiori, ma opere di bene! Almeno a Pasqua il presidente Oliverio ci ascolti. La storia dell’allestimento della sala per il precetto pasquale alla Cittadella, costato più di settemila euro alla collettività, dimostra che la “rivoluzione” annunciata dal governatore, la discontinuità con il passato erano solo vuoti slogan per illudere un elettorato disorientato». È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Domenico Tallini. «È vero – afferma – la cifra di cui parliamo è modesta se rapportata al bilancio della presidenza della giunta, ma tuttavia ci consente di fare qualche riflessione.
La prima è che quando c’è da fare clientela, la sinistra non ha nulla da invidiare agli altri schieramenti, anzi in molti casi può fare scuola».
«Che bisogno c’era – si interroga il consigliere regionale – di scomodare un’agenzia di pubblicità di Rende, non a caso bacino elettorale di Oliverio, quando a Catanzaro esistono almeno quattro o cinque agenzie specializzate in grado di fare di più e meglio ? E che probabilmente avrebbero fornito i servizi ad un prezzo decisamente inferiore di quello speso dallo staff del presidente».
«Prossimamente, non appena avremo i dati definitivi – annuncia Tallini – dimostreremo anche come Oliverio e i dirigenti del Pd abbiano occupato “militarmente” tutti gli incarichi burocratici disponibili in Regione, trasferendovi praticamente tutte le segreterie politiche a spese dei contribuenti calabresi».
«Almeno arrivassero i risultati – conclude l’esponente politico –. La disoccupazione è alle stelle, turismo e agricoltura in ginocchio, sanità a pezzi. Non fiori, presidente Oliverio, ma opere di bene».
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