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Concorso sospetto ai Riuniti, blitz della finanza

REGGIO CALABRIA La Guardia di finanza ha acquisito tutta la documentazione relativa al concorso per la scelta del primario del Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Reggio. La Procura dello Str…

Pubblicato il: 24/03/2016 – 16:05
Concorso sospetto ai Riuniti, blitz della finanza

REGGIO CALABRIA La Guardia di finanza ha acquisito tutta la documentazione relativa al concorso per la scelta del primario del Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Reggio. La Procura dello Stretto ha dunque deciso di vederci chiaro in seguito all’esposto presentato da uno dei medici candidati alla selezione e poi esclusi, Francesco Moschella (qui il contenuto della denuncia). Il concorso, espletato lo scorso febbraio, era stato vinto da Angelo Ianni a scapito dei due candidati interni della rosa finale, Massimo Marrara e lo stesso Moschella, dal 2013 direttore “reggente” del reparto. In tutto gli aspiranti al ruolo di primario erano 10 dieci: 9 interni e uno esterno, Ianni.

L’ESPOSTO Gravi le accuse contenute nell’esposto di Moschella. Durante una riunione con alcuni medici del Pronto soccorso, poche settimane prima della selezione, il direttore generale dei Riuniti Frank Benedetto avrebbe assicurato: «Nessuno di voi farà mai il primario, se all’esito del concorso dovessi essere costretto a nominare uno di voi, preferirei dimettermi. Il primario verrà da fuori e dovrà parlare tedesco».
Moschella segnala altre anomalie, una delle quali coinvolgerebbe anche il direttore del reparto Rianimazione, Giuseppe Doldo, che avrebbe avuto accesso ai curricula dei partecipanti all’avviso pubblico pur «non essendo né membro della commissione di valutazione né rivestendo alcun ruolo all’interno dell’Azienda ospedaliera che gli consentisse di accedere a tale documentazione».

IL RUOLO DI BENEDETTO Secondo la ricostruzione di Moschella, però, sarebbe stato proprio l’operato di Benedetto a inficiare l’esito del concorso. Il dg, infatti, subito dopo i colloqui dei candidati, accompagnato da Doldo, avrebbe fatto “irruzione” nella sala dov’era riunita la commissione di valutazione e lì si sarebbe trattenuto «per oltre 30 minuti con la porta chiusa». Una sortita che, scrive Moschella nella sua denuncia, «costituisce un grave atto di illegalità e ingenera, e non potrebbe essere altrimenti, sospetti sulla trasparenza delle procedure concorsuali».

LA STRANEZZA Ci sarebbero altre stranezze. Moschella ritiene «incoerente» anche la valutazione di Ianni, il vincitore della selezione, «che ha ottenuto il massimo punteggio sia nel curriculum che nel colloquio» e questo nonostante, tre mesi prima, avesse ricevuto un punteggio ridotto in occasione di un concorso dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Una singolarità, questa, rimarcata anche dal sindacalista Uil Nuccio Azzarà: Ianni «tre mesi fa non era in grado di essere valutato e oggi a Reggio ci ritroviamo un primario con meno esperienza rispetto agli altri partecipanti». All’osservazione seguiva un dubbio: «Non vorrei che la politica avesse dato qualche input affinché qualcuno di Cosenza si sistemasse a Reggio». Ora tutto il fascicolo è in Procura.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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