CATANZARO La Usb Calabria Trasporto aereo, ha deciso di proclamare uno sciopero dei lavoratori della scalo di Lamezia Terme, per il prossimo 9 aprile. È quanto ha annunciato con una nota il sindacato. «Dopo le dichiarazioni entusiaste di questi giorni spese per convincere tutti che l’operazione messa in campo da Sacal, sostenuta dagli enti in qualità di soci e dai sindacati collaborativi, fosse cosa buona e giusta – si legge nella nota –, i lavoratori stanno scoprendo che è stato consegnato loro un pacco regalo che li spinge nel baratro». Secondo i sindacato «non esiste un piano industriale che possa dare una garanzia di fattibilità e tenuta dell’operazione, le clausole sociali così come definite sono in realtà vuote e prive di reali garanzie. Infatti ad oggi: per il personale a tempo indeterminato non si sa quali siano effettivamente le opportunità di ricollocamento; non è prevista una graduatoria che tenga conto dei pregressi lavorativi per il personale a tempo determinato; le condizioni salariali saranno messe in discussione subito dopo la costituzione della nuova società, la Sgh; l’esodo agevolato, per il personale che ne volesse fare richiesta, scompare nell’operazione di trasferimento di ramo d’azienda. Questo è lo stato delle cose – prosegue la nota –, dopo le roboanti dichiarazioni da parte di enti e sindacati, che hanno consapevolmente imbarcato i lavoratori su un treno destinato a un binario morto, partendo da una non verità: hanno detto, infatti, che l’operazione di cessione di ramo di azienda rientrava tra gli obblighi di legge, mentre noi, senza essere stati mai smentiti, abbiamo dimostrato che la legge non prevede affatto questo obbligo. L’unica opposizione reale, quindi, è stata fatta, come sempre, dalla Usb che ha rifiutato di svendere diritti e futuro. Di fronte a questa situazione c’erano due strade: o accettare il regalo del pacco vuoto e spacciarlo per una vittoria, come hanno fatto gli altri, oppure rispedirlo al mittente e lottare per avere diritti reali, certi e con le dovute garanzie per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie».
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