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TSUNAMI RENDE | «È un processo alla leadership di Principe»

CATANZARO L’ex sottosegretario Sandro Principe ha risposto per più di tre ore alle domande del gip di Catanzaro Carlo Saverio Ferraro. Tanto è durato infatti il suo interrogatorio di garanzia (nel…

Pubblicato il: 29/03/2016 – 13:29
TSUNAMI RENDE | «È un processo alla leadership di Principe»

CATANZARO L’ex sottosegretario Sandro Principe ha risposto per più di tre ore alle domande del gip di Catanzaro Carlo Saverio Ferraro. Tanto è durato infatti il suo interrogatorio di garanzia (nel video che presentiamo, il servizio della Tgr Calabria con le immagini dell’ex sottosegretario a Catanzaro per essere sentito, ndr) in seguito all’operazione denominata “Sistema Rende” che secondo la Procura di Catanzaro avrebbe messo a nudo le commistioni tra politici e criminalità organizzata all’interno del Comune cosentino per anni feudo politico dell’ex sindaco di Rende. Principe è accusato di corruzione elettorale aggravata e concorso esterno in associazione mafiosa.
Critico se non addirittura scettico sull’impianto dell’indagine condotta dalla Dda di Catanzaro, l’avvocato difensore di Sandro Principe, Franco Sammarco, che non ha esitato a definire «inutilmente lungo» l’interrogatorio di garanzia del suo assistito perché «la maggior parte del tempo si è consumata a dover rispondere a presupposti e postulati che non mi pare abbiano a che fare con una vicenda giudiziaria». E poi aggiunge: «Credo che se la Procura distrettuale di Catanzaro intenda proseguire e perseguire eventuali aggressioni della criminalità organizzata nella pubblica amministrazione con i postulati che rivolgono all’onorevole Principe, sarà difficile ottenere dei risultati. Il problema è che mi pare che non ci siano accuse, che tutto sia caratterizzato da un vuoto che a me pare abbastanza evidente. È difficile trovare ordinanze poggiate su postulati che a me paiono addirittura paragiuridici. Se i processi si fanno su un presupposto del modo in cui si esercita la leadership rispetto ad una formazione politica o ad una vicenda amministrativa, si può anche dire che chiunque transitasse da Rende non poteva farlo se non attraverso il bene placido dell’onorevole Principe: mi pare, però, che dal punto di vista giuridico siamo al di là del consentito. Naturalmente aspetteremo le verifiche che l’ordinamento ci consente».

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La difesa di Principe, quindi, proprio sulla base di quanto dichiarato dall’avvocato Sammarco, ha depositato stamani anche istanza scarcerazione al Tribunale delle Libertà. Intanto, nel corso della mattinata, il gip Ferraro ha ascoltato anche l’ex sindaco di Rende Umberto Bernaudo, gli ex consiglieri comunali Pietro Paolo Ruffolo e Giuseppe Gagliardi e l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, tutti finiti nei giorni scorsi ai domiciliari.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it