REGGIO CALABRIA La prima giornata di votazioni si chiude con un nulla di fatto. La Camera di commercio di Reggio è ancora senza un presidente. Non sono bastati due scrutini per eleggere il successore di Lucio Dattola, al timone dell’associazione dei commercianti per circa un ventennio. Ed è proprio la cordata dell’ex candidato a sindaco di Reggio a uscire fortemente ridimensionata dalle prime votazioni. L’uomo designato dai dattoliani è l’ex vicepresidente Giovanni Santoro: per lui le urne hanno riservato un responso al di sotto delle aspettative. Santoro, appoggiato da Confcommercio e Coldiretti e ritenuto il gran favorito, al primo turno ha ottenuto “solo” 12 voti rispetto ai 19 necessari (i votanti effettivi sono stati 25 sui 28 aventi diritto), che costituiscono la maggioranza di due terzi utile per agguantare la poltrona di presidente. Il candidato appoggiato da Confindustria, Ninni Tramontana, ha invece ricevuto 6 preferenze, una in più rispetto al rappresentante di Ascoa, Fabio Vincenzo Mammoliti (due le schede bianche).
La seconda votazione ha decretato una nuova emorragia di consensi per Santoro, passato da 12 a 9 preferenze, con Tramontana in ripresa (da 6 a 7) e Mammoliti fermo a 5.
Dunque, fumata nera. Ora il consiglio camerale dovrà, entro 15 giorni, indire una nuova votazione, nella quale servirà ancora la maggioranza di due terzi per la nomina del nuovo presidente. All’eventuale quarto scrutinio si procederà con il ballottaggio tra i due candidati più votati nella terza votazione. Vincerà chi avrà ottenuto almeno 15 voti.
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