Ultimo aggiornamento alle 23:12
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 7 minuti
Cambia colore:
 

Coldiretti: noi abbiamo avviato la vera riforma dei Consorzi

Dal presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, riceviamo e pubblichiamo ************************ La Coldiretti è sempre più convinta che una grande organizzazione di rappresentanza e forz…

Pubblicato il: 30/03/2016 – 15:26
Coldiretti: noi abbiamo avviato la vera riforma dei Consorzi

Dal presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, riceviamo e pubblichiamo

************************

La Coldiretti è sempre più convinta che una grande organizzazione di rappresentanza e forza sociale debba investire, con i propri soci e nell’interesse dei cittadini, nella verità. Investire nella verità fa crescere in libertà e legalità.
Lo facciamo quotidianamente nella tutela del vero 100% made in Italy agroalimentare e nella difesa della competitività delle nostre imprese, che subiscono concorrenza sleale sui mercati e spesso inefficienze del sistema pubblico-istituzionale.
Nei Consorzi di bonifica calabresi da aprile 2010, dopo aver vinto democraticamente le elezioni, con un programma sottoscritto dagli amministratori dirigenti Coldiretti, si è avviata una delle pochissime riforme vere negli ultimi 15 anni.
Alla base della Riforma: la certificazione del fallimento dei commissariamenti e, quindi, della gestione pubblica; gli sprechi e le inefficienze accumulati con gestioni consociative (consigliamo di guardare la Cronotassi); i molti dipendenti/collaboratori convenzionati, professionisti/consulenti che popolavano gli ex Consorzi e, in generale, il Sistema della bonifica calabrese; la non sostenibilità economico-finanziaria, perché basata esclusivamente su trasferimenti regionali, con un’abbondante evasione ed elusione di troppi consorziati, certificata dai deficit di gestione.
Davanti a una siffatta situazione, occorreva necessariamente cambiare e non conservare.
Nel 2009 la media degli incassi dei ruoli era del 40,88%, oggi è al 66,3%; dal 2010 ad oggi sono stati recuperati più del 32% di ettari irrigati che non venivano in precedenza dichiarati e che, quindi, non venivano pagati.
Altro elemento messo in campo è il valore della responsabilità.
I dirigenti Coldiretti non hanno praticato lo spoils system, hanno assorbito la costante diminuzione delle risorse regionali, azzerate nel 2015, e lavorato in un gioco di squadra abbattendo i costi di gestione, eliminando gli sprechi, con il coinvolgimento di tutti i lavoratori.
Sì! Abbiamo coinvolto e corresponsabilizzato anche gli operai idraulico forestali, per renderli protagonisti e artefici del cambiamento. Abbiamo scelto di non considerarli, come nell’immaginario collettivo, “persone/lavoratori” assistiti e, quasi come un corpo estraneo o un esercito di nullafacenti. Ebbene, abbiamo “illuminato a giorno” il loro lavoro e il risultato è stato positivo, poiché sono stati e si sono sentiti valorizzati. Nei consorzi lavorano con impegno e abnegazione e – qualche sindacalista lo smentisca se non è così – si sentono parte importante della mission degli enti consortili.
Nel rispetto delle norme contrattuali e con i sindacati, abbiamo rivisto i Pov (accorpando funzioni) riducendo i costi e diminuendo le indennità degli organi consortili.
In merito alla scelta del partner per l’adozione del nuovo schema di bilancio e del regolamento di contabilità per avviare una contabilità economico–finanziaria–patrimoniale, non è mai emerso che all’interno del sistema consortile ci fossero competenze in grado di assolvere a tale compito.
Abbiamo, ancora, recuperato visione imprenditoriale e di prospettiva riacquistando la credibilità nella maggior parte dei consorziati, amministrazioni comunali e con la stessa Regione.
Sono stati completati collaudi che impedivano l’utilizzo di invasi e dighe, realizzati progetti nel settore irriguo e tutela del territorio; realizzati impianti idroelettrici per abbattere i costi dei servizi e finanziare manutenzioni straordinarie; rinnovate le concessioni idriche; sperimentati impianti di misurazione dell’acqua nell’erogazione alle aziende; predisposto, con il programma nazionale Irriframe, il sistema di consulenza con il “consiglio irriguo”, per ottimizzare l’irrigazione nelle aziende e certificare gli impegni sulla condizionalità, necessaria per incassare i premi agro-ambientali del Psr 2014-2020; redatti bandi di “project financing” per la realizzazione di impianti di completamento che ci consentiranno di irrigare oltre 4.600 ettari in più rispetto ad oggi, i cui lavori partiranno nel 2016 e altri sono in fase di aggiudicazione.
È stato allungato il periodo di irrigazione da aprile a novembre-dicembre, senza un giorno di interruzione del servizio, come avveniva purtroppo fino al 2009.
È stata richiesta nel 2013, alla Regione, una diversa utilizzazione degli operai idraulico-forestali, a favore della difesa del suolo, concessa con l’approvazione del Programma di forestazione annualità 2015.
Sono stati redatti ed approvati i Piani di classifica dopo ben 11 anni dalla approvazione della legge regiionale n°11/2003.
Non ultimo un obbligo straordinario sulla trasparenza, iniziato con un programma chiaro e preciso fatto di concreti impegni verso i consorziati, cittadini e istituzioni con la verifica dei risultati nel Forum annuale delle bonifiche e irrigazione, in incontri territoriali con consorziati e lavoratori, con le singole amministrazioni comunali.
Ed ancora: pubblicazioni di opuscoli informativi, conferenze stampa, attivazione dei siti web con pubblicazione di tutti gli atti, revisione dello schema di bilancio e regolamento di contabilità, di concerto con la Regione, e, non ultimo, nuovi Statuti, entrati in vigore con la riforma, che prevedono la rappresentanza negli organi consortili di Regione, Provincia e Comuni, oltre ovviamente, a quella della minoranza.
A chi genericamente e strumentalmente, a distanza di quasi sei anni, evidenzia la necessità di servizi reali e non virtuali, consigliamo di andare a visitare i territori che gestiscono i Consorzi di bonifica e segnalare le inefficienze, indicando il fosso di scolo non pulito o i terreni lasciati senza acqua, così come a recarsi nei cantieri forestali per evidenziare i lavori eventualmente non eseguiti.
È sempre utile ricordare che i ritardi nel pagamento degli stipendi o degli oneri contributivi, dove ciò si verifica, traggono origine: dal mancato incasso dei crediti verso la Regione di oltre 65.000.000 di euro; dalla costante diminuzione delle spese generali sui programmi di forestazione a partire dal 2012; ai ritardi dell’avvio del Piano irriguo nazionale oltre che del Por e del Psr 2014-2020 della Calabria, dai quali troveranno copertura anche i costi dei 153 esuberi riscontrati nel sistema consortile ed evidenziati per iscritto e pubblicamente, fin dal 20 Maggio 2013 (tale informazione è stata fornita nella riunione del 7 novembre 2013, svoltasi presso l’Urbi, anche al sindacato confederale unitario regionale); alla non approvazione in consiglio regionale dei Piani di classifica.
Coldiretti non ha mai glorificato i consorzi di bonifica, ma li ha sempre difesi per gli obiettivi strategici e i risultati ottenuti – anche dove non c’è una maggioranza di propri dirigenti – accompagnandoli in un percorso di rigenerazione gestionale e di libertà da condizionamenti o interferenze del passato, che tanti danni hanno lasciato agli agricoltori, lavoratori e cittadini.
Semmai, è stato chiesto ai consorziati di pagare i servizi e di non fare i furbi!
Coldiretti è orgogliosa di partecipare e condividere preoccupazioni, obiettivi e risultati nel sistema dei consorzi di bonifica, in una Regione dove troppo spesso si enunciano le Riforme, vedi enti strumentali e/o soggetti pubblici allargati (l’elenco è lungo).
Non ci appassiona, poi, pur avendolo fatto, impegnarci genericamente nel chiedere soldi alla Regione, senza alcuna progettualità. La Regione ha, dopo tutto, certificato l’impossibilità di allocare risorse sul bilancio regionale di previsione nel 2015 e nel 2016 e ha invitato i calabresi all’utilizzo dei fondi comunitari, perché il rischio è di non spenderli.
Certo, dal Sindacato dei lavoratori agricoli della provincia di Catanzaro, ci aspetteremmo altro.
Ma si sa, il populismo non tramonta mai. Il modello di confronto per i sogg
etti della rappresentanza con le istituzioni e i diversi interessi meritano una verifica su fatti e dati certi, proprio nell’esercizio della responsabilità sociale e nella verità. Un obbligo che abbiamo tutti verso la Calabria.
Non ci siamo mai sottratti e mai lo faremo, comunque, a una “tessera di dialogo”, una finalità auspicabile.
Giudicare, però, per come leggiamo, inaccettabile e scandaloso il dire con chiarezza che è irrealistica la soluzione di chiedere soldi pubblici (botte piena e moglie ubriaca) per pagare stipendi, senza assumersi la responsabilità di dire da dove vanno prelevati, significa illudere gli stessi lavoratori e non rispettarne la dignità, alimentando false speranze.
Spero che chi non la pensa così se ne faccia una ragione, perché la Coldiretti non è d’accordo.
Certo, non sbarreremo la strada, ma permetteteci di agire ad un livello più alto e di continuare a lavorare per una progettualità di ampio respiro.
Coldiretti non ha nessuna intenzione di tirare i remi in barca e/o trovare soluzioni estemporanee per mettersi a posto con la coscienza, bensì ha la volontà di cogliere tutte le opportunità per un impegno maggiore, a favore delle imprese, dei Consorzi e dei lavoratori.
Come sempre, diamo la nostra completa disponibilità a un incontro pubblico per ulteriori approfondimenti con dati e fatti e non con indimostrate affermazioni e più in generale poter parlare del bilancio regionale ingessato e non più sostenibile, visto il livello delle tasse.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x