RIACE E alla fine la politica calabrese si interessò di Mimmo Lucano. Il sindaco di Riace, per anni isolato e vittima di un disinteresse istituzionale diffuso, è al centro dei pensieri di parlamentari, consiglieri regionali e coordinatori di partito. Proprio ora che la rivista Fortune lo ha inserito nella rosa delle 50 personalità più influenti del mondo.
Uno dei primi a ricordarsi del sindaco dei migranti è il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno: «Mimmo Lucano ha saputo mostrare al mondo, attraverso la buona amministrazione e la sua grande umanità, il lato migliore di una regione che vuole crescere e liberarsi dalle negatività che l’accompagnano da troppo tempo, un aspetto marginale rispetto alle infinite potenzialità della sua terra e alla ricchezza del suo popolo. Il sindaco di Riace ha ricordato, prima di tutto ai calabresi, di essere stati migranti e di quanto l’immigrazione sia una grande opportunità di crescita e non una minaccia oscura da respingere oltre il mare. Per questo Lucano merita un plauso, e prima ancora un ringraziamento».
Il consigliere regionale Carlo Guccione, invece, rammenta la sua esperienza diretta: «Oltre un anno fa, il 21 febbraio del 2015, da assessore regionale nominato da poche settimane con delega anche all’Immigrazione e stranieri ho trascorso un’intera giornata a Riace insieme al sindaco Mimmo Lucano. Una giornata intensa e ricca di emozioni e di incontri, ascoltando tante storie di rifugiati e profughi impegnati nelle loro attività all’interno dei laboratori artigianali».
C’è anche spazio per il sentimentalismo: «Ricordo i carretti in legno trasportati dai muli per la raccolta differenziata che percorrevano le stradine del centro storico. Camminando con il sindaco ho visto nei vicoli e nelle case tutti i popoli del Mediterraneo, le culture e anche le contraddizioni che in quelle case e contrade diventano opportunità. Riace è l’esempio che le diversità diventano opportunità, eccellenze, dialogo e integrazione. È l’esempio migliore della Calabria che accoglie e che integra. Mimmo Lucano è stato il protagonista, molte volte osteggiato, che con caparbietà è riuscito a costruire con intelligenza e visione un luogo dove i popoli che fuggono da guerre e persecuzioni hanno trovato ospitalità e la speranza in un futuro migliore. E da qui che si deve partire per affermare che esiste un modo di gestire le politiche dell’integrazione senza ricorrere ad una retorica della paura e senza soffiare sul fuoco del conflitto sociale. Riace è uno splendido esempio di convivenza civile che travalica i confini regionali e si impone all’attenzione del Paese per l’innovazione dimostrata nella gestione di un problema spinoso come l’immigrazione. Un solo rammarico mi rimane da quella esperienza di circa un anno fa: non essere riuscito sino ad oggi a realizzare un loro sogno, quello di Mimmo Lucano e dei bambini di Riace. Il sogno della realizzazione del campo sportivo, luogo dove il gioco diventa condivisione e amicizia fra i popoli. Mi auguro che oggi la notorietà di Riace e di Mimmo possano smuovere l’istituzione Regione affinché dia una mano ai tanti bambini di questo borgo della fascia jonica, per realizzare questo campo di calcio e per rilanciare l’idea che l’integrazione e l’accoglienza, anche in una regione come la Calabria, possono diventare un modello per tutto il nostro Paese e per quell’Europa arroccata su posizioni egoistiche e populistiche». «La costruzione di questo campo di calcio – conclude Guccione – diventi la metafora di un impegno concreto, vero e decisivo da parte della Regione. Perché Riace e il sindaco Mimmo Lucano sono la parte migliore di una Calabria che riesce a esportare buone pratiche e politiche virtuose».
Per l’ex sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, il riconoscimento a Lucano «è motivo di orgoglio per i calabresi e per tutti gli Italiani, per tutti coloro che credono in quei valori accoglienza e solidarietà che hanno contraddistinto la sua attività amministrativa. Mimmo Lucano, oltre ad essere un amministratore che dà lustro alla nostra terra, è una persona autentica, un caro amico con cui negli anni scorsi abbiamo avuto modo più volte di collaborare. Le sue parole sui social network rispetto all’esperienza amministrativa di Lamezia, che ho molto apprezzato, confermano la collaborazione proficua avuta in questi anni, condividendo una visione della politica come servizio al bene comune da realizzare partendo dalla prospettiva degli ultimi, di chi è rimasto indietro».
«In una terra segnata da tante ombre e problemi a volte drammatici – aggiunge –, Mimmo Lucano insieme ai suoi concittadini ha fatto di Riace un modello a livello internazionale di accoglienza e inclusione sociale, dimostrando con i fatti che l’immigrazione non è una minaccia ma un’occasione di crescita per le nostre comunità. Oggi come cittadini di questo Paese siamo tutti grati a Mimmo Lucano perché, con la sua azione amministrativa, mostra al mondo il volto di una Calabria e di un’Italia accogliente, aperta al futuro, oltre ogni stereotipo negativo». «Riace – conclude Speranza – è un modello di quella “buona politica” orientata al bene comune, con lo sguardo rivolto al futuro, di cui la nostra terra ha fortemente bisogno».
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