SAN PIETRO DI CARIDÀ «Ci stanno rendendo la vita impossibile». Non nasconde l’amarezza Mario Masso, sindaco di San Pietro di Caridà, piccolo paese del Reggino, situato al confine con la provincia di Vibo, dove, oggi, si è verificato un incendio che ha interessato il seminterrato del municipio. L’allarme è scattato nella tarda mattinata, quando i dipendenti che prestano servizio al primo piano della sede del Comune hanno avvertito un forte boato e si sono accorti che i locali che ospitano l’archivio erano avvolti dal fumo e dalle fiamme. Allertati, sul posto si sono precipitati i carabinieri e Vigili del fuoco di Polistena e Palmi, che hanno provveduto immediatamente ad evacuare i dipendenti dall’edificio. Di certo, per il momento, c’è che è andata distrutta la parte dell’archivio comunale relativa allo stato civile, mentre la altre stanze del seminterrato risultano tuttora inaccessibili a causa dei danni provocati dalle fiamme.
Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, ma non si tratta di un caso isolato: già nei mesi scorsi il municipio è stato oggetto delle attenzioni di ignoti che hanno tagliato le linee telefoniche, danneggiato diversi computer e rubato 120 carte d’identità.
Al suo secondo mandato da primo cittadino, Masso, esponente del Pd rieletto sindaco nel maggio del 2014, non riesce a darsi spiegazioni: «L’unica cosa che posso pensare – spiega – è che facendo rispettare le regole, facendo pagare i tributi a tutti, forse stiamo pestando i piedi a qualcuno».
s. pel.
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