REGGIO CALABRIA La morte di Zaha Hadid spinge l’ex governatore Peppe Scopelliti ad abbandonare il suo ormai proverbiale understatement per attaccare frontalmente il sindaco di Reggio Falcomatà. L’archistar, deceduta ieri per un attacco cardiaco, aveva progettato il waterfront della città dello Stretto, un’infrastruttura che, rimarca Scopelliti sulla sua pagina Facebook, «avrebbe cambiato radicalmente» il volto di Reggio. E invece, nel 2015, «l’amministrazione Falcomatà ha deciso di cancellare l’opera, definanziandola. Quando si dice una classe dirigente lungimirante».
Il progetto, ricorda l’ex presidente della Regione, prevedeva «la riqualificazione del Lungomare a nord dal Lido fino al Molo del Porto e a sud fino alla foce del Calopinace» ed era stato firmato nell’ambasciata italiana a Londra da Scopelliti stesso, in qualità di sindaco, e dalla “first lady dell’architettura” di origine britannico-irachena. «Un’emozione – sottolinea nel tentativo di rimarcare le differenze tra ieri e oggi – che non dimenticherò, proprio perché quelli erano gli anni in cui Reggio Calabria era città rinomata e apprezzata anche all’estero».
(Il post di Scopelliti su Facebook)
SOLDI DISPONIBILI «I 72 milioni di euro (Decreto Reggio e Pisu) destinati alla realizzazione dell’opera – aggiunge Scopelliti –, sono sempre stati disponibili, tanto che persino i commissari, dando seguito al progetto esecutivo deliberato dalla giunta Arena e riconoscendo l’importanza strategica dell’opera, hanno ritenuto di doverla preservare mettendo a bando di gara 16 milioni relativi a un primo step della grande opera “waterfront Reggio Calabria” (Zona Pineta Zerbi)».
Risorse finanziarie che «essendo finalizzate ai progetti straordinari non intaccano disponibilità economiche necessarie per gli altri servizi sul territorio. Tutto ciò avrebbe avuto una ricaduta immane sul nostro territorio, senza contare che avrebbe regalato a Reggio Calabria lo splendore che merita».
Per Scopelliti è «appena il caso di ricordare che le opere di una certa levatura (come sarebbe stato il waterfront) rappresentano un valore aggiunto per le città in cui vengono costruite, attraggono notevoli flussi turistici, generano un elevatissimo indotto economico… Barcellona e Bilbao sono l’esempio di ciò che intendo».
Scopelliti rompe dunque il silenzio – seguito alla condanna di primo grado nel processo Fallara per aver falsificato i bilanci del Comune di Reggio – per dire che no, Falcomatà non è stato «lungimirante».
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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