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«Perché questo accanimento sul Rendano?»

COSENZA «Ieri è accaduto a Cosenza qualcosa che, nella ultracentenaria storia del Teatro Comunale “Alfonso Rendano”, non era mai accaduto prima». Comincia così un’amara riflessione con cui Lorenzo …

Pubblicato il: 03/04/2016 – 9:27
«Perché questo accanimento sul Rendano?»

COSENZA «Ieri è accaduto a Cosenza qualcosa che, nella ultracentenaria storia del Teatro Comunale “Alfonso Rendano”, non era mai accaduto prima». Comincia così un’amara riflessione con cui Lorenzo Parisi, direttore artistico del Rendano, commenta quanto avvenuto durante lo spettacolo “San Francesco de Paula”, una produzione locale indipendente interrotta da un allarme bomba che ha costretto tutto il pubblico presente, gli artisti e il personale tecnico ad uscire immediatamente dal teatro su disposizione dei Vigili del Fuoco. «Dopo le reazioni a caldo – stupore, rabbia ed incredulità – oggi è il momento delle riflessioni. Credo e temo – spiega Parisi – che le motivazioni debbano essere oggetto di attente indagini da parte delle forze dell’ordine e della magistratura poiché, solo oggi, a mente fredda, mi è ritornato in mente un altro terribile gesto perpetrato pochi mesi fa ai danni del nostro amato Teatro».
«Nella notte precedente alla “prima” di Tosca, ignoti – ricorda Parisi – incendiarono il camioncino della ditta di Ascoli Piceno, parcheggiato sulla rampa del Teatro, che effettuava il service luci dell’opera in programma il 22 gennaio. Un gesto passato quasi in sordina sulla stampa locale, annullato dal buon esito della rappresentazione. Sappiamo che le indagini per quella impresa sono ancora in corso e che sono al vaglio le immagini prese dalle telecamere di sicurezza collocate sulla piazza».
Oltre al “chi”, però, secondo il direttore artistico urge una riflessione sul “perché” di tanto accanimento verso uno dei principali teatri della nostra regione. «Non ho risposte a questa domanda – prosegue Parisi –. Jihadisti a parte, è difficile immaginare chi oggi in Occidente si dichiari nemico giurato della cultura e dell’arte. Va da sé che questi gesti producano l’effetto opposto alle intenzioni di chi li compie. Chi opera in questo ambito, con tanta passione, trova uno stimolo in più per esprimersi e donarsi al proprio pubblico. Chi attribuisce alla cultura ed all’arte – conclude – un valore insostituibile nella società, si stringe a coorte in difesa dei propri valori. Oggi quindi doppio spettacolo: una recita straordinaria alle 16, oltre a quella già prevista alle 20:30».

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