COSENZA Il coordinamento Democrazia Costituzionale per la provincia di Cosenza si fa promotore della raccolta delle firme necessarie per l’ammissibilità del referendum abrogativo della legge elettorale detta “Italicum” che inizierà in tutta Italia a partire dal giorno 9 aprile. Per dare tempestivo inizio alla raccolta, il giorno 8 aprile alle ore 17,00 presso la sala dell’Auser (rione Spirito Santo a Cosenza) si terrà un incontro aperto al pubblico nel corso del quale si distribuiranno i moduli necessari alla raccolta firme già vidimati presso la Corte d’Appello di Catanzaro.
Saranno presenti il presidente del coordinamento provinciale, il professore Silvio Gambino, i membri del comitato esecutivo e i rappresentanti dei circoli locali della provincia cosentina, già sorti numerosi. La stampa e tutti gli interessati sono invitati a partecipare.Nel corso della riunione verranno esposte le ragioni del referendum abrogativo. «In ragione del premio elettorale che esso prevede – si legge in una nota di Democrazia Costituzionale -, l’Italicum è infatti una legge incostituzionale e comunque antidemocratica, dal momento che consente ad una minoranza di votanti (anche del 20/25%) di governare il Paese assicurandole un’ampia maggioranza degli eletti (sufficiente a modificare la Costituzione, a condizionare l’elezione del Presidente della Repubblica nonché di una quota di componenti la Corte costituzionale e il Consiglio superiore della magistratura), elargendo in tal modo ai partiti il potere di scegliere gran parte degli eletti e limitando fortemente la possibilità di elezione delle minoranze linguistiche, presenti in modo significativo in Calabria. Tale legge determina una concentrazione allarmante di poteri nelle mani del partito che vince le elezioni e pertanto del Premier. Tali poteri aumenteranno a dismisura a tutto danno del Parlamento qualora verrà approvata in modo definitivo la revisione costituzionale ora in corso nelle aule parlamentari».
Avverso tale legge il Cdc Cosenza, al pari di molti altri comitati in Italia, ha già intentato azione giudiziaria volta alla dichiarazione di incostituzionalità. La causa in questione verrà discussa il giorno 7 aprile innanzi al Tribunale di Catanzaro.
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