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Concorso sospetto ai Riuniti, respinto il ricorso

REGGIO CALABRIA Il primario del Pronto soccorso di Reggio, per il momento, può restare al suo posto. Il Tar di Reggio Calabria ha respinto il ricorso contro la nomina di Angelo Ianni, presentato da…

Pubblicato il: 07/04/2016 – 13:27
Concorso sospetto ai Riuniti, respinto il ricorso

REGGIO CALABRIA Il primario del Pronto soccorso di Reggio, per il momento, può restare al suo posto. Il Tar di Reggio Calabria ha respinto il ricorso contro la nomina di Angelo Ianni, presentato da uno dei partecipanti al concorso, l’ex reggente del reparto Francesco Moschella. Nell’ordinanza emessa oggi, il Tribunale (presieduto da Roberto Politi) ha rigettato la richiesta cautelare di sospensiva contro tutti gli atti connessi alla selezione del 12 febbraio scorso, al termine della quale risultò vincitore proprio Ianni, l’unico candidato esterno del concorso.
Il Tar ha ritenuto che il ricorso «non pare connotato da profili di evidente fondatezza». Inoltre «difetta una situazione qualificata di periculum», in quanto Moschella non avrebbe «dedotto un danno grave e irreparabile che possa derivare dall’esecuzione dell’atto impugnato».

IL CONCORSO Il provvedimento del tribunale amministrativo, in attesa del giudizio di merito, è solo l’ultimo atto di una vicenda dai contorni ancora poco definiti. Lo stesso Moschella ha infatti consegnato un dettagliato esposto alla Procura di Reggio nel quale paventa irregolarità nelle procedure concorsuali che coinvolgerebbero anche il dg degli ospedali Riuniti, Frank Benedetto, che avrebbe fatto “irruzione” nella sala dov’era riunita la commissione di valutazione e li si sarebbe trattenuto «per oltre 30 minuti con la porta chiusa». Lo scorso 24 marzo la Guardia di finanza, su mandato della magistratura dello Stretto, ha acquisito tutta la documentazione relativa al concorso per la scelta del primario.

LE ACCUSE Secondo Moschella, poche settimane prima della selezione, durante una riunione con alcuni medici del Pronto soccorso, Benedetto avrebbe pronunciato parole compromettenti: «Nessuno di voi farà mai il primario, se all’esito del concorso dovessi essere costretto a nominare uno di voi, preferirei dimettermi. Il primario verrà da fuori e dovrà parlare tedesco».
Le altre anomalie segnalate dall’ex reggente riguardano l’operato del direttore della Rianimazione, Giuseppe Doldo, che avrebbe avuto accesso ai curricula dei partecipanti all’avviso pubblico pur «non essendo né membro della commissione di valutazione né rivestendo alcun ruolo all’interno dell’Azienda ospedaliera che gli consentisse di accedere a tale documentazione».
Ma sarebbe stata soprattutto l’interferenza di Benedetto, scrive Moschella nell’esposto, a inficiare l’esito del concorso: «Un grave atto di illegalità e ingenera, e non potrebbe essere altrimenti, sospetti sulla trasparenza delle procedure concorsuali».

I PUNTEGGI I sospetti non sono finiti. Sarebbe «incoerente» anche la valutazione finale di Ianni, il vincitore del concorso, «che ha ottenuto il massimo punteggio sia nel curriculum che nel colloquio» nonostante tre mesi prima avesse ricevuto un punteggio ridotto in occasione di un concorso dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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