Dalle intercettazioni del caso Tempa rossa, lo scandalo del Centro Oli di Viggiano che ha portato alle dimissioni il ministro Federica Guidi, salta fuori anche un dossieraggio all’interno del governo. Con il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio nel mirino e la ‘ndrangheta sullo sfondo. Una chiacchiera telefonica rimasta tale che “pesca” nell’inchiesta Aemilia (nella quale Delrio non è mai stato indagato) e arriva fino ai piani più alti dei Palazzi romani e all’interno della cerchia del premier Renzi. L’indagine della Dda di Bologna ha svelato i rapporti tra i clan crotonesi e i centri del potere economico dell’Emilia Romagna. Quell’inchiesta appare nelle conversazioni tra Gianluca Gemelli, compagno della Guidi indagato nello scandalo Eni, e l’ex funzionario della Ragioneria di Stato e poi consulente del ministero dello Sviluppo economico, Valter Pastena. È Pastena che fa riferimento a un dossier, contenente anche materiale fotografico, che riguarda l’attuale ministro delle Infrastrutture.
«Io ti devo parlare da vicino», esordisce il consulente. «Ma proprio da vicino, molto da vicino, ma tutte cose che addirittura ti puoi togliere pure qualche sfizio… ma serio ti puoi togliere qualche sfizio, eh?». E aggiunge: «Tieni conto che i carabinieri prima che tu venissi là, sono venuti a portarmi il regalo in ufficio, perché tu non stai attento. Hai visto il caso di Reggio Emilia? Finito ‘sto casino usciranno le foto del Delrio, Cutro con i mafiosi…. Tu non ti ricordi quello che io ti dissi, che c’era un’indagine, quelli che hanno arrestato a Mantova, a Reggio Emilia, i cutresi, quelli della ‘ndrangheta… no, te l’ho detto, perché chi ha fatto le indagini è il mio migliore amico, e adesso ci stanno le foto di Delrio con questi».
x
x