HORROR SHOW | Regione Selvaggia

di Pietro Bellantoni

3 aprile
GIUSEPPE CARBONE
(Presidente Palmese calcio)

(Da Strill.it) «Siamo amareggiati per la sconfitta subita all’ultima secondo. Sono dispiaciuto non per la sconfitta della squadra ma, da uomo, il comportamento dei dirigenti amaranto mi ha deluso. Non intendo polemizzare o fare nomi, ci sono stati episodi che si dovevano risparmiare. Oggi doveva essere una giornata di amicizia, cosi non è stato. Oggi ho capito una cosa, questa non è la Reggina che ho seguito negli anni scorsi e nell’epoca della serie A. Parlo perché questi atteggiamenti non mi sono stati riferiti ma li ho ascoltati in prima persona, la Palmese non ha la necessità di dare seguito a una storia calcistica come a Reggio Calabria. Forse invece a Reggio devono preoccuparsi, considerato che non faranno nemmeno i playoff visto il distacco che c’è dalle prime tre in classifica».

3 aprile
LUCIO PRESTA
(Candidato a sindaco di Cosenza)

(Da Il Quotidiano del Sud) «Basta con questa sciocchezza secondo la quale io non sappia pronunciare “cuddruriaddru”. In realtà parlo in dialetto cosentino anche quando faccio l’amore». Iacchitè!

4 aprile
MICHELE TREMATERRA
(Ex assessore regionale)

«Chi voterà “sì” al prossimo referendum sono le stesse persone che hanno in casa i doppi vetri per il risparmio energetico, fanno la raccolta differenziata, quando possono camminano a piedi, spengono i led degli apparecchi in casa, tengono i riscaldamenti in casa a 18 gradi, fammi la lavatrice di sera etc etc o votano sì perché è figo?».

4 aprile
RENATO MEDURI
(Ex senatore)

«Sto ascoltando la Bindi su Reggio Tv. Spero che Facebook non mi censuri se dico che mi fa schifo. Ma intanto lo dico…».

4 aprile
ANTONINO CASTORINA
(Capogruppo Pd al Comune di Reggio)

«Quante bugie, quante mistificazioni. Che atteggiamento di becero populismo sulla vicenda del Waterfront. La destra cittadina continua a prendere in giro i reggini, evidentemente non paga delle menzogne che ha rifilato alla città nel decennio nefasto che l’ha vista alla guida dell’amministrazione con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti: un Comune macchiato dall’onta dello scioglimento per mafia e sull’orlo del dissesto finanziario, con un debito di bilancio pesantissimo che peserà chissà ancora per quanto sulle spalle dei cittadini».

6 aprile
SELVAGGIA LUCARELLI
(Giornalista e blogger)

Stroncata la brochure sulla Calabria diffusa sui voli Ryanair: «Non so chi sia il grafico/pubblicitario/copy che s’è occupato di questa pagina ma immagino sia un bambino di otto anni o un alcolista o il nipote del cugino del fratello di un qualche assessore del turismo calabrese ma ditemi voi se è possibile che: a) il titolo sia un mesto arial bianco che si vede malissimo e non è manco centrato. b) velo pietoso sui puntini di sospensione in un titolo (con la minuscola dopo). b) (casomai “c”, ndr) nella scritta in fondo “sistema aeroportuale” sia scritto “sistema aeroportualeR”.
Peracottari tutti. Chi ha incaricato dei peracottari, chi non ha visto gli errori dei peracottari e chi paga dei peracottari per lavorare con tutti i grafici/pubblicitari/copy bravi che fanno la fame».

6 aprile
MARIO OLIVERIO
(Governatore della Calabria)

«Ha ragione Selvaggia Lucarelli, che ringrazio per aver segnalato una vicenda che non può in alcun modo trovare giustificazioni. Di fronte a questa ennesima porcheria frutto di una burocrazia sciatta e indolente disporrò immediatamente una indagine conoscitiva per accertare ogni responsabilità. La Calabria merita altro». 

6 aprile
JOLE SANTELLI
(Coordinatrice regionale Fi)

«Quando un governatore accusa la burocrazia “sciatta” dell’ente che egli presiede da diciotto mesi, per la figura barbina e mediocre rimediata sulla vicenda della pubblicità su Ryanair, significa che l’imbarazzo ha valicato ogni limite di continenza: vorremmo che qualcuno ci dicesse che siamo su Scherzi a parte, ma purtroppo non è cosi».

6 aprile
NICOLA MORRA
(Senatore)

«Con otto giornalisti strapagati e illegittimi la Calabria si fa, giustamente, sputtanare da Selvaggia Lucarelli per gli strafalcioni commessi su una ricca pubblicità istituzionale apparsa sulle riviste Ryanair. Errori di ortografia e di grammatica, grafica pedestre che compongono un mosaico vergognoso, tutto ciò squalifica agli occhi del mondo la nostra regione».

7 aprile
ALESSANDRO NICOLÒ
(Capogruppo Fi in consiglio regionale)

«Davvero un distillato di mediocrità. C’è da rimanere basiti: errori grossolani, approssimazione e sciatteria, degni del peggior marketing pubblicitario. Più che attirarli i turisti, forse vogliono farli scappare».

7 aprile
ADRIANA MUSELLA
(Presidente associazione antimafia Riferimenti)

«Siamo nella cacca e prima ne prendiamo coscienza è meglio è… Il momento è dei pi
ù bui… La mafia&co si nutre di una certa cultura e di determinati comportamenti. È in atto una destabilizzazione generale con un progetto ben preciso. Stanno tentando di cancellare la storia e ribaltare i termini. È in corso una mistificazione della realtà e di quanto per anni faticosamente è stato costruito. Lo stesso clima l’abbiamo vissuto alla vigilia della strage di Capaci. E chi c’era, come me, lo ricorderà. Prima che saltasse in aria Falcone era stato abbondantemente umiliato, offeso, calunniato… TRADITO dai suoi stessi colleghi e da un sistema che, chiaramente, doveva proteggere se stesso… proprio come ora… dove tutto viene messo in discussione senza rispetto alcuno né per i morti né tanto meno per i vivi».

7 aprile
MATTEO RENZI
(Presidente del Consiglio)

«Un filo lega Bagnoli a Pompei all’Expo al Bisagno alla Variante di valico alla Napoli-Bari all’alta velocità alla Salerno-Reggio Calabria per arrivare ai contatori intelligenti di Enel e alla Banda larga ovunque: è il filo dell’Italia che non si arrende». E se si spezza?