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Intimidazioni in Calabria, Libera "chiama" la Commissione antimafia

CATANZARO «In questi ultimi giorni in Calabria abbiamo assistito agli ennesimi atti intimidatori in cui sono presi di mira, ancora una volta, imprenditori e amministratori; i più recenti hanno colp…

Pubblicato il: 07/04/2016 – 10:06
Intimidazioni in Calabria, Libera "chiama" la Commissione antimafia

CATANZARO «In questi ultimi giorni in Calabria abbiamo assistito agli ennesimi atti intimidatori in cui sono presi di mira, ancora una volta, imprenditori e amministratori; i più recenti hanno colpito Pippo Callipo, Giuseppe Falcomatà, Giovanni Notarianni, che ha subìto l’ennesimo attentato al villaggio Porto Kaleo, nel Crotonese, oltre agli innumerevoli episodi che ormai non passano nemmeno agli onori delle cronache». Lo afferma, in una nota, don Ennio Stamile, coordinatore regionale di Libera Calabria. «A questi – prosegue – si aggiungono gli omicidi che stanno aumentando nel Reggino, segno evidente di una probabile guerra tra clan. Un ulteriore riprova che la ‘ndrangheta continua a voler imporre la sua presenza pervasiva mediante uomini senza scrupoli, con lettere minatorie e che sanno solo agire nel buio della notte per esplodere colpi di pistola, incendiare negozi, auto, ingressi abitativi. Gesti che solo chi è privo di ciò che davvero è essenziale nel cuore di ogni uomo, la coscienza, riesce, senza pensarci tanto, a porre in essere. In questi giorni è giunta in Calabria anche la commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi. A parte la polemica con il vescovo monsignor Francesco Oliva, che si sarebbe potuta evitare, al quale esprimiamo vivo apprezzamento per la sua incisiva azione pastorale, intendiamo ribadire che la promozione del dibattito e del confronto fra i cittadini alla dinamiche delle problematiche che interessano la Polis (per un senso più ampio e corretto di politica), è esigenza intrinseca alla reale e piena partecipazione democratica, primo e fondamentale antidoto alla mentalità mafiosa. Attendiamo fiduciosi che la commissione stimoli l’azione governativa a una più incisiva presenza dello Stato, circa i mezzi di contrasto alle ‘ndrine: rafforzamento delle Procure e delle forze di polizia, con uomini e donne che hanno esperienza nel settore, soprattutto creando più lavoro».
«Il coordinamento regionale di Libera Calabria, oltre a esprimere vicinanza e solidarietà agli imprenditori e amministratori per i vili gesti intimidatori che stanno subendo – conclude don Stamile – auspica che trovino il coraggio e la forza di denunciare e collaborare con le forze dell’ordine. Libera sarà sempre al fianco di chi, attraverso la denuncia, intende contrastare la criminalità organizzata, l’usura e la corruzione in Calabria».

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