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L'allarme di Viesti: le università vivono un momento drammatico

COSENZA «Le università vivono un momento drammatico. Quelle di Cagliari, Camerino ed alcune siciliane sono già a serio rischio default, toccherà poi a molti atenei del Sud, schiacciati dal cal…

Pubblicato il: 07/04/2016 – 16:07
L'allarme di Viesti: le università vivono un momento drammatico

COSENZA «Le università vivono un momento drammatico. Quelle di Cagliari, Camerino ed alcune siciliane sono già a serio rischio default, toccherà poi a molti atenei del Sud, schiacciati dal calo delle immatricolazioni e dalla riduzione dei trasferimenti dello Stato». È un quadro a tinte fosche – estremamente preoccupante – quello che emerge dall’analisi dell’economista Gianfranco Viesti che all’University Club ha presentato il suo ultimo libro “Università in declino-Un’indagine sugli atenei tra Nord e Sud” (Donzelli). Un’iniziativa promossa dal dipartimento di Scienze politiche e sociali (DISPeS) che è stata divisa in due parti: la prima, introdotta e moderata dal professore Francesco Raniolo, che s’è aperta con i saluti del magnifico rettore, Gino Mirocle Crisci e con gli interventi dello stesso curatore del volume, di Antonella Rita Ferrara e Rosanna Nisticò (Unical), e di Francesco Prota (Università di Bari); la seconda, moderata da Domenico Cersosimo (DISPEeS)  cui hanno partecipato il prorettore, Guerino D’Ignazio, il delegato alla qualità, Gianluigi Greco, il consigliere di amministrazione, Pierluigi Veltri, il senatore Massimo Migliori, i docenti del dipartimento di Scienze politiche e sociali Antonio Costabile, Maria De Paola, Paolo Jedlowski, Sabina Licursi e Antonella Salomoni; Marta Petrusewicz, del dipartimento di Studi umanistici. «Il sistema universitario italiano, ha spiegato Viesti, negli ultimi sette anni, ha subito qualcosa che non si era mai verificato: si è complessivamente ridotto di oltre un quinto a causa di una lunga  serie di politiche che hanno massacrato il comparto provocando una compressione selettiva a danno delle università del Sud. Ma il peggio non è passato. Dovremo fare i conti con un fenomeno, che chiamo “palla di neve”: la contrazione del sistema universitario non finirà con la ripresa economica, ma continuerà in ragione della mancanza di politiche radicali di cambiamento. Tutto ciò, lo ripeto, mette a serio rischio di sopravvivenza molte università».
Alla relazione di Viesti ha fatto eco quella non meno preoccupata del magnifico rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci  che ha presentato, in una cornice di limitato finanziamento delle università meridionali, i numeri ridottissimi – in termini finanziari – con i quali deve operare l’Università della Calabria. Il rettore dell’Unical ha pure posto l’attenzione sulla difficoltà del sistema universitario a far comprendere all’opinione pubblica la reale drammaticità della situazione. Il professore Raniolo, invece, ha accennato alla necessità di una lettura approfondita di questo argomento che consideri nella giusta misura la “questione meridionale” e il dilagante “riformismo populista” che – ha spiegato – «prima denigra per riuscire poi a  giustificare qualsiasi tipo di provvedimento». Temi che hanno offerto numerosi spunti di riflessione per un interessante dibattito. 

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