E spunta la lista Hettaruzzo Hebdo

COSENZA Charlie Hebdo è vivo e ride insieme a noi. Malgrado il sangue e il dolore successivi all’incursione dei fondamentalisti islamici nella redazione, il giornale ha continuato a uscire senza smarrire la propria anima beffarda. Deve essere per questo che un’accoglienza fatta non solo di curiosità, ma soprattutto di consapevolezza ha avvolto la visita di Marika e Coco, le due giornaliste del settimanale francese, chiamate dal Museo del fumetto a raccontare com’è fatta la trincea dentro la quale si combatte l’oscurantismo della censura. La mattina le due redattrici francesi erano state presso il dipartimento di Scienze politiche dell’Università della Calabria dove avevano partecipato a un dibattito, mentre il pomeriggio è stato dedicato alla mostra di alcune tra le più significative copertine del settimanale satirico. Anche in questa circostanza, così come durante la mattina, massiccia è stata la presenza delle forze dell’ordine che avevano il compito di tutelare l’incolumità delle due ospiti dopo il drammatico evento dello scorso anno.
Nelle antiche sale del Museo del fumetto, alle cui pareti erano appesi disegni che raccontavano lo stile e la storia di Charlie Hebdo, si sono succeduti eventi che hanno accompagnato la mostra, come il concerto di Dario Brunori, come sempre assai seguito. Il fatto per molti aspetti imprevisto invece è stato rappresentato dalla presentazione di una lista che parteciperà alle comunali di Cosenza. Infatti nel corso di un breve spettacolo satirico organizzato da Nunzio Scalercio, Antonello Anzani, Nicolò Savini e Vincenzo Iaconianni, è stata annunciata la candidatura di quest’ultimo a sindaco. In tanti sono rimasti sospesi tra il divertimento e il dubbio che la notizia non fosse uno scherzo. E infatti è tutto vero, visto che già da lunedì in viale Trieste comincerà la campagna elettorale, che si annuncia caustica come la ironia e innovativa come solo degli outsider possono essere capaci di fare. Le più sorprese e divertite sono comunque state proprio le due giornaliste francesi, a cui è stato spiegato che la lista si chiamerà Hettaruzzo Hebdo. Perché la satira fa ridere, ma è una cosa serissima.

Michele Giacomantonio
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