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Presta lancia la sfida: «È qui che voglio vivere»

COSENZA Una favola che aspetta il “lieto fine”. Così racconta in un video Lucio Presta in cui scorrono le immagini della sua Cosenza. Una città che gli ha dato i natali e che lo lega alla sua mamma…

Pubblicato il: 09/04/2016 – 17:50
Presta lancia la sfida: «È qui che voglio vivere»

COSENZA Una favola che aspetta il “lieto fine”. Così racconta in un video Lucio Presta in cui scorrono le immagini della sua Cosenza. Una città che gli ha dato i natali e che lo lega alla sua mamma, volata in cielo troppo presto. Un video, arricchito dalle immagini della sua infanzia, che apre l’intervista pubblica fatta al candidato a sindaco della città da Paolo Del Debbio. Il giornalista Mediaset è sceso a Cosenza per “celebrare” la prima uscita ufficiale da candidato del manager dei vip, in una gremita sala del cinema Citrigno piena di fan, supporter e big del Pd che sostengono Presta come candidato del centrosinistra. Prima di iniziare Presta ha salutato tutti: strette di mano con Enza Bruno Bossio, Stefania Covello con il papà Franco, Ernesto Magorno, Giacomo Mancini, Domenico Bevacqua, Salvatore Perugini, Marco Ambrogio, “il sindaco dell’accoglienza” Giovanni Manoccio. E c’è pure qualche presenza inaspettata: seduto in prima fila Pino Galati. Fa capolino pure Luca Morrone, ex presidente del consiglio comunale nella giunta Occhiuto, tra i 17 consiglieri che hanno firmato la fine dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Mario Occhiuto. A fine convention spunta Nicola Adamo che intrattiene politici e fan. Ma anche professionisti del mondo universitario, tanti avvocati e imprenditori. L’ex ballerino, noto anche per essere il marito dell’avvenente Paola Perego, ha raccolto attorno a sé molti giovani, a cui ha affidato l’organizzazione della sua campagna elettorale. Niente posti riservati perché «l’incontro è per i cittadini». Sono queste le sue disposizioni. Con un accademico ritardo di appena quindici minuti, Presta inizia la sua intervista con qualche momento di commozione – dopo le immagini della sua famiglia –, poi spiega subito il perché di questa sua scelta che – come anticipa l’amico giornalista – nasce da anni: sin dal 2012. «Mi sento cosentino a tutto tondo ed è qui che voglio vivere», ribadisce più volte. Del Debbio cerca di provocarlo un po’ e gli chiede come sta «l’avvocato Paolini», suo competitor. «Un po’ arrabbiato», risponde diretto Presta che precisa di candidarsi «con una lista civica». La sua “AmoCosenza”. Ma apprezza chi – il Pd – «ha deciso di fare un passo indietro per il bene della città. Ho incontrato tanti partiti: ho chiesto garanzie e non ho ricevuto alcuna pressione». È necessario parlare di programmi, che non sono quelli di Raiuno. Priorità ai poveri e ai giovani che hanno bisogno «di lavoro». Attenzione agli ultimi come insegna il suo «mito» Papa Francesco.

LEGALITÀ E PROGRAMMI Lucio Presta parla in modo pacato e incisivo, mentre in sala ci si chiede se ci sia anche Paola Perego, che però non si vede. Il manager dei vip è ancora più determinato quando si parla di legalità: «Non serve il codice etico, ma bisogna rispettare il codice penale. I giovani devono andare via da Cosenza non perché non hanno lavoro, ma perché hanno il desiderio di fare un’esperienza fuori».
Cosenza è nel suo cuore e il centro storico una sua priorità perché «qui ci sono tante professionalità che potrebbero farlo rivivere. Ma non dobbiamo aspettare perché il centro storico potrebbe deperire». Altro gioiello da preservare è il teatro di tradizione “Alfonso Rendano”. Lucio Presta, però, decide di non pronunciarsi sulla famigerata Piazza Bilotti sia «perché – aggiunge – non la trovo così tanto bella, anche se ancora i lavori non sono finiti». Del Debbio esalta i cosentini per la loro generosità e per il decoro che dimostrano. A questo, però, fa da contraltare «una città caratterizzata da cumuli di spazzatura». Presta, allora, sottolinea l’importanza di dimenticare le «cattedrali nel deserto» come il Ponte di Calatrava, che «comunque serve» ma «bisogna pensare al quotidiano». Altro tema delicato e prioritario è quello dei parcheggi. Nei pensieri di Presta ci sono sempre i giovani: «Basta con le consulenze e con gente che viene da fuori. Qui c’è un’università straordinaria piena di ragazzi che hanno una luce negli occhi».
La platea del Citrigno si entusiasma quando viene proiettato un video finale che «racconta i successi di Lucio», dice Del Debbio. Il pubblico applaude alle immagini delle avvenenti showgirl e di Lucio Presta che vuole «coinvolgere molti personaggi nel progetto di cambiamento di questa città». Di questo ha parlato con Luca Cordero Di Montezemolo. Così come con il presidente del Coni Malagò per valorizzare lo sport. Presta rivendica la sua amicizia con il premier Matteo Renzi che nasce quando lui ancora non era presidente del Consiglio: «Per Matteo sarò un tormento perché deve pensare al bene di Cosenza». Non vuole fare previsioni, né «promesse» a chi lo voterà ma in modo «maniacale penserà ai giovani e al centro storico. Starò a Cosenza e me lo posso permettere perché la mia azienda è organizzata». Promette però una campagna elettorale in cui userà «altre forme di comunicazione» e pochi, anzi pochissimi manifesti con la sua faccia. E non vuole dimenticare la vicenda ospedale: «Non serve costruirne uno nuovo. Almeno per il momento creare un polo a Vaglio Lise non è una priorità. Dobbiamo pensare all’Annunziata, al quale sono molto legato perché mio padre ha voluto finire la sua vita proprio lì». Neanche il tempo di scendere dal palco che Lucio Presta è assediato da telecamere e dagli «amici» del Pd e non solo.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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