CASTROVILLARI È stata depositata in Procura la consuelnza tecnica sul viadotto “Italia” dell’A3, chiuso il 2 marzo 2015 a causa del crollo di una campata che provocò la morte di un operaio romeno, il veniticinquenne Grosii Tiblesului, che perse la vita mentre stava lavorando a quei piloni. A causa di quell’incidente e di quel crollo, il Viadotto restò chiuso per tanto tempo fin quando la Procura di Castrovillari non dispose il dissequestro.
Nell’ordinanza del dissequestro si affermava, tra l’altro, che «le lavorazioni e le operazioni necessarie dopo il crollo del viadotto sono state effettuate in piena conformità con la segnalazioni dei consulenti tecnici d’ufficio nominati dalla Procura» e che «non sussistono più le esigenze probatorie connesse al sequestro». «Anas – conclude il provvedimento di dissequestro – provvederà ad adottare tutte le misure idonee e necessarie per garantire la sicurezza delle persone che transiteranno tanto sulla carreggiata quanto nell’area sottostante il viadotto».
Intanto sono proseguite le indagini della Procura condotte dal procuratore capo Eugenio Facciolla che sembrerebbe aver chiuso il cerchio. Non sono ancora noti il numero e i nomi degli indagati. La Procura sta lavorando affinché si riescano a stabilire con certezza le responsabilità e fare luce su quanto accaduto.
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