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Confindustria Reggio: «Contrastare abusivismo turistico»

REGGIO CALABRIA «Si rafforza ulteriormente l’azione di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo nel settore turistico sul territorio reggino, promossa dalla sezione Turismo di Conf…

Pubblicato il: 10/04/2016 – 13:20
Confindustria Reggio: «Contrastare abusivismo turistico»

REGGIO CALABRIA «Si rafforza ulteriormente l’azione di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo nel settore turistico sul territorio reggino, promossa dalla sezione Turismo di Confindustria Reggio Calabria il cui referente è Giuseppe Nucera». È quanto si afferma in un comunicato di Confindustria Reggio. «Si tratta di una problematica estremamente seria – prosegue il comunicato – che sta danneggiando tanti operatori del comparto che, in un momento di crisi economica, si trovano costretti a fare i conti anche con una forma diffusa e incontrollata di concorrenza sleale e illegale. Nel corso degli ultimi mesi in particolare – afferma Nucera – il fenomeno dell’abusivismo sembra davvero aver assunto contorni allarmanti. Lo dimostrano le numerose segnalazioni che sono pervenute presso la nostra associazione e dal tessuto produttivo che fa capo a Confindustria Reggio. In città e, più in generale, nel territorio provinciale, esiste un universo di soggetti, associazioni e realtà di varia natura, che di fatto offrono servizi di assistenza e organizzazione per turisti, viaggiatori e normali cittadini. Il tutto in assenza di qualsiasi licenza o regolare autorizzazione. La situazione è particolarmente grave poiché si ripercuote negativamente, in modo rilevante, su un intero segmento della nostra economia locale che, peraltro, fa capo ad uno dei comparti strategici per il più ampio circuito economico e produttivo della nostra regione, quale è appunto il turismo. Né va dimenticato – prosegue Nucera – che l’abusivismo presenta notevoli rischi per gli utenti che, di fatto, affidano i loro viaggi, i loro spostamenti e le loro vacanze, a persone che non sono qualificate a svolgere la professione di operatore turistico e, dunque, senza ricevere alcuna forma di garanzia, assicurazione o assistenza in caso di problemi o imprevisti».
«In questo contesto – sostiene ancora Nucera – nei giorni scorsi ho voluto incontrare Alda Modafferi, segretaria della Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali, al fine di concertare una strategia unitaria e condivisa per informare e sensibilizzare gli utenti, i gruppi e le associazioni circa la presenza di questi circuiti totalmente illegali e insicuri. E’ di grande conforto, in questa direzione, il fattivo e concreto interessamento sulla vicenda, manifestato da parte dell’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, a cui abbiamo illustrato personalmente i termini del problema ricevendo pieno e convinto sostegno. A tal proposito, lo stesso Morosini, si è espresso in modo molto chiaro con riferimento alla necessità che i parroci del territorio si affidino ad agenti di viaggi e professionisti qualificati e regolarmente abilitati, nell’organizzazione di viaggi ed eventi in ambito religioso per fedeli e pellegrini. Il fronte di contrasto a questa vera e propria piaga, che intendiamo sostenere e implementare ancora, si sta allargando. Adesso l’auspicio – conclude Nucera – è che su questa vicenda ci sia una risposta forte e netta anche da parte delle autorità preposte. Noi, di certo, non staremo fermi a guardare». 

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