Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Asi Cosenza, «nei bilanci emolumenti e aumenti di stipendio»

COSENZA Tutti gli aumenti retributivi e gli emolumenti stabiliti negli anni figuravano nelle scritture contabili. È quanto hanno riferito in aula alcuni testimoni della Procura sentiti nel processo…

Pubblicato il: 12/04/2016 – 15:57
Asi Cosenza, «nei bilanci emolumenti e aumenti di stipendio»

COSENZA Tutti gli aumenti retributivi e gli emolumenti stabiliti negli anni figuravano nelle scritture contabili. È quanto hanno riferito in aula alcuni testimoni della Procura sentiti nel processo sulla presunta allegra gestione dell’Asi (il Consorzio di sviluppo industriale) di Cosenza. Sul banco degli imputati ci sono l’ex presidente Diego Tommasi, il direttore generale Stefania Frasca (che per il momento è stata sospesa dalle sue funzioni) e il responsabile dell’area contabile Carlo Antonio Rango. I reati contestati, a vario titolo agli indagati, sono truffa, falsità documentale e abuso d’ufficio. Le indagini sono iniziate nel 2013 e prendono in considerazione tutto il 2014. Secondo quanto è emerso, tramite false dichiarazioni la direttrice del Consorzio si sarebbe autoassegnata incrementi dei suoi compensi e sia lei che l’ex presidente si sarebbero fatti liquidare rimborsi sulla base di una semplice autodichiarazione.
Il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda, ha ascoltato Francesco Venneri, Paola Poerio, Pasquale Filice, Pasqualino Filella e Alfredo Acciardi. Filella e Acciardi sono anche testi della difesa di Frasca, rappresentata dai legali Franz Caruso ed Elena Florio. Per un altro testimone, Raffaele Pirillo, è stato invece acquisito il verbale di interrogatorio con il consenso di tutte le parti. All’epoca dei fatti Venneri era delegato dal presidente della Regione a partecipare all’assemblea generale dell’Asi. Filice era rappresentante del Comune di Figline. Poerio, Filella e Acciardi erano dipendenti del Consorzio. In particolare, quasi tutti i testimoni ascoltati nel primo pomeriggio, hanno parlato in merito all’assemblea generale del 27 giugno del 2009 nella quale sarebbe stata deliberata la corresponsione di una indennità al presidente Tommasi (che riguarda appunto i capi di imputazione 4 e 5) e, analogamente a quanto già riferito durante le indagini, al pm Domenico Frascino hanno detto di non ricordare. Rispondendo alle domande dell’accusa hanno precisato che gli aumenti degli stipendi comunque venivano inseriti nelle scritture contabili.
E, a tale riguardo, – hanno aggiunto i testi – i revisori contabili non hanno mai fatto rilievi e i bilanci sono stati sempre approvati regolarmente. in riferimento alla tenuta dei registri con i verbali del comitato direttivo e dell’assemblea generale hanno ribadito che i registri erano custoditi in un armadio le cui chiavi erano nella disponibilità di Stefania Frasca. Ma che Frasca ha sempre conservato e consegnato le chiavi a chi ne faceva richiesta. L’armadio era accessibile a tutti, anche ai revisori dei conti e non esisteva un’unica copia di quella chiave. Il processo è stato aggiornato al prossimo 10 maggio.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x