Droga a Cosenza, salta l'audizione del pentito Foggetti
COSENZA Non era collegato in videoconferenza per motivi di salute il pentito Adolfo Foggetti che, questa mattina, doveva essere ascoltato nel Tribunale di Cosenza nell’ambito del processo scaturito…
COSENZA Non era collegato in videoconferenza per motivi di salute il pentito Adolfo Foggetti che, questa mattina, doveva essere ascoltato nel Tribunale di Cosenza nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta “Job center”, che lo scorso settembre sgominò un’organizzazione dedita allo spaccio di droga a Cosenza e collegata al clan degli zingari. Sul banco degli imputati i tre che hanno scelto il rito abbreviato. Si tratta di Ester Mollo, Michele Branca e Francesco Gamba. Il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda, ha fissato l’udienza del prossimo 10 maggio per ascoltare Adolfo Foggetti e anche il collaboratore di giustizia Marco Paura, imputato nello stesso procedimento. Il collegio, inoltre, si è riservato di decidere sulla richiesta, avanzata dal legale di Ester Mollo (l’avvocato Emanuela Capparelli) di revoca della misura cautelare dei domiciliari per motivi familiari. L’avvocato ha inoltre fatto presente l’intenzione di Mollo di rendere dichiarazioni spontanee e collaborare. Il pubblico ministero Domenico Assumma si è opposto alla richiesta di revoca della misura cautelare. In udienza il perito del Tribunale Nicola Zengaro ha depositato le trascrizioni di numerose intercettazioni telefoniche e ora procederà alla trascrizione delle intercettazioni ambientali. Dalle indagini è emerso come a capo del gruppo ci fossero Celestino Abbruzzese e Anna Palmieri, ritenuti la “mente” dell’organizzazione, e Marco Paura ed Ester Mollo che rappresentavano il “braccio”, ovvero «il motore organizzativo e operativo del gruppo». Celestino Abbruzzese – è scritto nel provvedimento firmato dai magistrati della Dda e della Procura di Cosenza – si reca a casa di Paura per acquisire notizie precise su un recente controllo nel quale è incappato Giovanni Aloise (un altro degli arrestati) con conseguente sequestro della droga fornitagli da Paura stesso (circa cinque grammi). Paura e Abbruzzese quantificano i debiti che sia i sodali dell’organizzazione che alcuni clienti hanno contratto nei confronti del sodalizio. Per gli indagati, che hanno scelto il rito abbreviato, il 12 e 13 maggio prossimi ci sarà la requisitoria del pubblico ministero davanti al gup di Catanzaro.