TERNI Si è insediato questa mattina il nuovo procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori. Succede a Cesare Martellino, andato in pensione. Il nuovo procuratore ha prestato giuramento alla presenza, tra gli altri, del procuratore generale Fausto Cardella, del sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci, del prefetto Angela Pagliuca, del vescovo Giuseppe Piemontese e di numerose autorità civili e militari cittadine, tra cui il sindaco Leopoldo Di Girolamo. «Oggi sono veramente emozionato, come non lo sono mai stato nelle precedenti analoghe occasioni» ha detto Liguori nel suo discorso al termine della cerimonia. «Probabilmente – ha aggiunto – perché Terni è stata la mia prima opzione, e ci siano scelti, io e la città, in occasione di una visita solitaria risalente a febbraio. Ho sperimentato un rapporto forte ed intenso con la sensibilità della città, certamente inusuale in primo ingresso».
Parlando del suo futuro lavoro, ai giornalisti Liguori ha spiegato che Terni «ha una sua storia votata alla legalità, ragion per cui ci inseriremo con garbo, con il massimo rispetto per le altre autorità, ma con la fermezza di un’azione penale seria, di qualità, spero trasparente e all’altezza di questa città». «Sono assolutamente ignaro della realtà che andrò ad amministrare – ha continuato -, ma tratterremo tutti i fatti secondo le regole, guardando dritti ad un risultato, le sentenze in nome del popolo italiano. Poca rilevanza agli effetti scenici, molto processo giudiziario e poco televisivo».
Liguori, nato 53 anni fa a San Demetrio Corone (Cosenza), proviene dalla Procura di Roma, dove negli ultimi anni è stato sostituito procuratore. In passato ha ricoperto il ruolo di magistrato di sorveglianza a Cosenza e presidente del tribunale di sorveglianza a Catanzaro, oltre che membro del Csm. «Sono particolarmente felice che il testimone di un ufficio che mi è molto caro passi a lui, uomo equilibrato, competente e serio» ha commentato il procuratore generale Cardella, già procuratore capo di Terni. «Governare la Procura di Terni è impegnativo -, ha detto ancora – ma non impossibile perché ci sono colleghi di grande valore e personale amministrativo bravissimo».
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