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Alla Regione vince il "tengo famiglia"

CATANZARO Al netto di ogni congettura, un dato appare certo: alla Regione Calabria è facile imbattersi in alcuni cognomi. Già, perché basta scorrere gli elenchi del lungo esercito di consulenti e c…

Pubblicato il: 13/04/2016 – 9:33
Alla Regione vince il "tengo famiglia"

CATANZARO Al netto di ogni congettura, un dato appare certo: alla Regione Calabria è facile imbattersi in alcuni cognomi. Già, perché basta scorrere gli elenchi del lungo esercito di consulenti e collaboratori per capire quanto sia determinante (ma non illegittimo) il fatto di avere un qualche congiunto nelle stanze che contano della Cittadella.
Un esempio? È sicuramente rappresentato dalla famiglia lametina Manfredi. Il capofamiglia, Francescantonio è un valido funzionario del dipartimento Lavoro. Prima collaboratore del dg (vicino al centrodestra) Bruno Calvetta e poi di Antonio De Marco (manager gradito alla giunta Oliverio). I suoi due figli hanno entrambi trovato occupazione a Germaneto. Emilia Manfredi, di professione ingegnere, è da qualche mese la segreteria particolare dell’assessore regionale all’Urbanistica Franco Rossi. I due si conoscono bene: negli anni scorsi Manfredi è stata una collaboratrice di Rossi all’Unical, ateneo dove quest’ultimo insegna da anni. Per l’incarico affidatole, che scadrà alla cessazione del mandato di Rossi, Manfredi (che ha già avuto esperienze pregresse alla Field) porta a casa oltre 54mila euro all’anno. Uno stipendio niente male in tempi di magra come quelli che si ritrovano a vivere migliaia di calabresi.
Ugualmente “fortunato” deve considerarsi il commercialista Francesco Manfredi, figlio di Francescantonio e fratello minore di Emilia, a cui di recente è stato rinnovato un contratto di consulenza (originariamente stipulato sul finire della passata legislatura) per supportare l’Autorità di gestione del Por Calabria Fesr 2007/2013. Compenso: 150 euro al giorno.
C’è poi un’altra costante negli affidamenti degli incarichi. Ed è quella di puntare sull’usato sicuro. Scelta, anche questa, legittima ma, probabilmente, non proprio in linea con il cambiamento di cui Mario Oliverio aveva promesso di farsi portatore. Uno dei casi più significativi, in questo senso, è rappresentato dal cosentino Sergio De Marco, ex direttore della Fondazione Field ai tempi della presidenza Barile, è stato scelto nell’ottobre dello scorso anno come esperto per dare un contributo all’Autorità di gestione del Por Calabria Fesr 2007/2013. Anche per lui, così come per Manfredi, è previsto un compenso giornaliero di 150 euro. Il contratto scadrà a fine 2016, ma non è detto che nel frattempo non arrivi una proroga. D’altronde alla Cittadella di Germaneto funziona così: l’esperienza e la fedeltà vengono sempre prima di tutto.

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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