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Un Carpentieri è per sempre

REGGIO CALABRIA Giulio Carpentieri, nonostante sia un pensionato di lusso, è sempre in auge. Pochi giorni fa ha ricevuto l’ennesimo incarico in una carriera già costellata di successi: sarà, per i …

Pubblicato il: 15/04/2016 – 10:59
Un Carpentieri è per sempre

REGGIO CALABRIA Giulio Carpentieri, nonostante sia un pensionato di lusso, è sempre in auge. Pochi giorni fa ha ricevuto l’ennesimo incarico in una carriera già costellata di successi: sarà, per i prossimi tre anni, il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Reggio. Così ha deciso il dg del Bianchi-Melacrino-Morelli, Frank Benedetto, che ha di fatto rinnovato il contratto dell’ex potentissimo segretario generale del consiglio regionale, chiamato per la prima volta lo scorso anno a guidare l’amministrazione dell’ospedale dello Stretto. Benedetto, evidentemente, non ha nessuna intenzione di privarsi delle competenze di un superburocrate che, quando era al timone di Palazzo Campanella, accentrava su di sé un gran numero di poteri, deleghe e interim. Probabilmente ha un know-how per tutto, Carpentieri. Il dg dei Riuniti ha quindi ritenuto necessario prolungare la sua esperienza nella cabina di regia di uno dei tre ospedali hub della Calabria. Ambizione comprensibile, ma forse non del tutto legittima.

LA DELIBERA E LE NORME Benedetto firma la delibera di nomina l’8 aprile. E cita (furbescamente?) l’articolo 17 della legge 124 del 2015, quella con cui il governo ha rivisto le norme sulle amministrazioni pubbliche tra le quali anche la 135 del 2012, che disciplina il conferimento di incarichi a soggetti collocati in quiescenza, ovvero nelle condizioni di Carpentieri. La legge in vigore dice che «gli incarichi, le cariche e le collaborazioni», per i pensionati, «sono comunque consentiti a titolo gratuito», aggiungendo che, per le nomine dirigenziali e direttive, «la durata non può essere superiore a un anno, non prorogabile né rinnovabile, presso ciascuna amministrazione».
Certo, in Italia le leggi hanno sempre bisogno di essere interpretate. E infatti il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, il 10 novembre scorso, dirama una circolare che chiarisce i contenuti della nuova norma. Due i punti fondamentali: 1) gli incarichi in essere possono arrivare a naturale scadenza; 2) possono essere revocati e prorogati in base alla nuova disciplina. La 124 è stata approvata il 7 agosto, quando Carpentieri era già direttore amministrativo dell’ospedale. Significa che, alla scadenza del primo contratto, Benedetto avrebbe potuto sì confermare il burocrate, ma solo per un altro anno, non per tre come in effetti è avvenuto.

FORTUNA Carpentieri è comunque un uomo che ha il senso del tempo. Nella stessa circolare Madia viene confermato il divieto a ricoprire incarichi dirigenziali per coloro che hanno raggiunto il 65esimo anno di età, che l’ex segretario del Consiglio compirà il prossimo 10 maggio. Per lui è stata proprio una fortuna che la giunta Oliverio, con una deliberazione del 30 ottobre 2015 (la 444), abbia emesso un nuovo avviso pubblico per la formazione degli elenchi degli idonei alla nomina di direttore amministrativo e sanitario degli ospedali calabresi. Carpentieri ha risposto “presente!” ed è infine risultato “arruolabile”. Non solo: l’atto con cui Benedetto lo nomina direttore amministrativo riporta che lo stesso Carpentieri ha «prodotto dichiarazione di insussistenza» di eventuali cause di «inconferibilità» e di «incompatibilità». Non aveva ben letto e interpretato le prescrizioni di legge e le relative circolari ministeriali?

IL MISTERO Spazio anche per un arcano. Benedetto sottolinea che «l’avvocato Giulio Aldo Carpentieri» è in possesso «dei requisiti giuridico-professionali» per ricoprire l’incarico di direttore amministrativo. Solo che nel sito online del consiglio nazionale forense, dove sono elencati tutti gli avvocati d’Italia con tanto di foro di appartenenza, non compare nessun «Giulio Aldo Carpentieri». Un errore di trascrizione dell’assemblea nazionale dei legali? O c’è dell’altro?

(Lo screenshot del sito)
Pagina Consiglio Nazionale Ordine Forense - voce CARPENTIERI

IL CURSUS HONORUM Di sicuro la sua carriera nella pubblica amministrazione inizia sotto altre vesti. Il primo lavoro, siamo nel 1974, è come muratore dell’ospedale di Taurianova. Ma Carpentieri non avrà mai le mani sporche di cemento: viene subito messo dietro una scrivania, a svolgere «servizio di carattere amministrativo presso l’ufficio tecnico» del nosocomio. Da quel momento, però, l’ex operaio «venne riconosciuto in congedo straordinario e poi, senza interruzioni, in aspettativa per infermità nel periodo successivo». Il virgolettato viene da una sentenza del Consiglio di Stato che, molti anni dopo, si occuperà della carriera del già muratore.
Nell’ottobre dello stesso anno il grande salto, con il trasferimento in Regione Calabria, senza mai prestare «il servizio di carattere amministrativo cui era stato assegnato nell’ospedale». Inizia la sua ascesa. Funzionario. Dirigente. Segretario generale. Plenipotenziario con in mano poteri eccezionali. Poi la pensione e l’apparente ritiro dalla vita pubblica. Fino alla decisione di Benedetto. Che lo ha rimesso in sella per un anno e poi per altri tre. Un Carpentieri è per sempre.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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