All'Unical un corso per specialisti nella protezione internazionale

COSENZA La Calabria è terra di accoglienza. Lo ha dimostrato l’inclusione del sindaco di Riace Mimmo Lucano nella lista delle 50 persone più influenti al mondo stilata dalla rivista americana “People”, ma lo confermano anche i numeri: la nostra regione è al quarto posto in Italia per percentuale di migranti che hanno presentato istanza di protezione internazionale (8,8%).
Il quadro nazionale parla di 65mila domande (su 170mila sbarchi, tra il 2014 e i primi cinque mesi del 2015) di protezione, a fronte delle 27mila che erano state inoltrate nel 2013. Un dato che evidenzia la crescita esponenziale del fenomeno migratorio, coincidente con le complesse situazioni politiche nei Paesi africani e soprattutto nel Medio Oriente.
Numeri del genere hanno spinto due docenti dell’Unical, Nicola Fiorita e Donatella Loprieno, a organizzare un corso di Alta formazione alla Scuola superiore della pubblica amministrazione dell’Università della Calabria che si propone l’obiettivo di formare operatori legali specializzati proprio nella protezione internazionale.
Grazie alla collaborazione con l’associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) con il Servizio centrale del sistema di protezione per Richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), il corso – che avrà inizio il prossimo 22 aprile alle ore 9 nell’ateneo cosentino – può contare sulla presenza di esperti provenienti da tutta Italia: docenti universitari, avvocati, magistrati e operatori di collaudata esperienza. Il corso è strutturato in 30 lezioni distribuite in 10 settimane, per un totale di 120 ore di aula articolate in tre ambiti giuridici (72 ore area giuridica, 32 di prassi e 16 di elementi di geopolitica delle migrazioni).

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it