Sequestrato stabilimento balneare abusivo nel Crotonese

STRONGOLI Sequestrato un enorme stabilimento balneare ritenuto abusivo. La struttura, del valore di oltre 800mila euro, è costruita in parte su un’area demaniale marittima del crotonese di 450 mq. Sigilli sono stati apposti alle tre costruzioni in legno adibite a bar, servizi e magazzino, e all’intero terreno per un’area complessiva di circa 3000 mq. Le indagini svolte dalla Guardia di finanza di Vibo Valentia, avrebbero consentito di accertare che il proprietario del terreno non aveva le necessarie autorizzazioni per l’occupazione dell’area demaniale. Alcune delle strutture sarebbero risultate edificate in diformità all’autorizzazione paesaggistica e ai permessi rilasciati dal Comune di Strongoli. Inoltre il perimetro del terreno, confinante con la spiaggia, era costituito da circa 100 blocchi frangiflutti in calcestruzzo di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Questi normalmente sono posti a protezione della rete ferroviaria nei punti dove la stessa corre in prossimità del mare, per evitare che le mareggiate possano mettere in pericolo le rotaie. Tali blocchi, infatti, erano stati posati dalle Ferrovie più a nord dello stabilimento, nel punto in cui la linea ferroviaria si avvicina alla costa. Il proprietario del terreno, quindi, prelevando parte di questi blocchi avrebbe messo in pericolo la sicurezza del tratto ferroviario. Perciò è stato segnalato all’autorità giudiziaria competente per i reati di occupazione abusiva di area demaniale marittima, interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire in totale difformità o con variazioni essenziali e delitti colposi di pericolo.