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Programma stages, il ministero blocca i fondi

CATANZARO Un nuovo pasticcio rischia di mandare a carte e 48 il “nuovo” Programma stages 2008. O, comunque, di rallentarne fortemente l’attuazione. Per i laureati che, ormai 8 anni fa, avevano part…

Pubblicato il: 20/04/2016 – 13:31
Programma stages, il ministero blocca i fondi

CATANZARO Un nuovo pasticcio rischia di mandare a carte e 48 il “nuovo” Programma stages 2008. O, comunque, di rallentarne fortemente l’attuazione. Per i laureati che, ormai 8 anni fa, avevano partecipato al progetto per il rinnovo della pubblica amministrazione regionale le cose sembravano volgere al meglio: il 29 febbraio la Regione – per volontà del governatore Oliverio, dell’assessore Roccisano e del dg del dipartimento Lavoro De Marco – aveva pubblicato un bando che avrebbe dovuto permettere a 145 “ex stagisti” di lavorare per 18 mesi per l’Azienda Calabria lavoro, nell’ambito del piano Garanzia giovani. Con una mission precisa: supportare l'”autoimpiego” e l'”autoimprenditorialità”. Ma ora tutto tramuta nel possibile, nell’incertezza. Il dipartimento retto da De Marco, come confermano fonti sindacali, avrebbe fatto un bel po’ di confusione, omettendo di inviare al ministero del Lavoro alcuni documenti fondamentali per la trasmissione delle risorse, pari a circa 6,2 milioni di euro. Da Roma hanno subito chiesto chiarimenti e la contestuale integrazione dei documenti mancanti. Significa che l’avvio del progetto slitterà ancora, non si sa per quanto tempo. L’impasse ha già scatenato le reazioni dei partecipanti che, assieme ai sindacati, hanno già indetto un sit in di protesta per il 27 aprile davanti alla Cittadella regionale di Germaneto.

LA STORIA DEL BANDO Già la storia del bando era stata abbastanza travagliata. Nel settembre 2015 il consiglio regionale aveva selezionato i laureati del Programma che in quel momento si trovavano nella condizione di lavoratori disoccupati o svantaggiati. Ne era nato un elenco da cui dovevano essere pescati i professionisti da impiegare per Garanzia giovani. Il nuovo progetto prevede che gli ex stagisti svolgano compiti precisi per «il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano di attuazione regionale del Pon Iog-Garanzia giovani in Calabria» nell’ambito dell’accompagnamento «allo start up d’impresa». Ovvero azioni di comunicazione, assistenza per la stesura del business plan, affiancamento per l’accesso al credito e altri servizi vari.
Il bando definitivo – pubblicato dal commissario di Calabria lavoro sulla scorta delle disposizioni di De Marco – era poi stato emanato con 5 mesi di ritardo. Allegata all’avviso c’era pure una nota esplicativa con l’elenco di tutti i soggetti in possesso dei requisiti per la stipula del contratto. Per gli ex stagisti sembrava fatta. Non restava che aspettare la scadenza dei tempi di presentazione alla manifestazione di interesse, scaduti il 22 marzo. Invece su tutto il progetto è poi calato il silenzio, fino al cortocircuito burocratico col ministero che, di fatto, ha bloccato l’erogazione dei fondi.

IL PROGETTO E dire che per i professionisti con il sogno di lavorare nella pa calabrese il nuovo piano avrebbe dovuto archiviare un periodo di promesse tradite e speranze disattese. Il Programma stages, infatti, aveva inizialmente permesso a centinaia di laureati con 110 e lode di svolgere due anni di tirocinio retribuito negli enti locali calabresi. Quegli stage non si sono poi trasformati in posti di lavoro stabili, con l’aggravante che i partecipanti, da contratto, non potevano nemmeno trovarsi un altro impiego. Il bando di Garanzia giovani pareva proprio l’occasione tanto attesa. Ma di pazientare, gli ex stagisti, non hanno ancora finito.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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